Arturo Brachetti: "Ecco perché cambiare è bello". La videointervista
Arturo Brachetti è l’uomo dei record. Il Guinness lo annovera come il più veloce trasformista al mondo e da pochi giorni è tornato in scena con ‘SOLO’, il nuovo one man show in cui apre le porte della propria casa, fatta di ricordi e di fantasie. Protagonista dello spettacolo, integralmente nuovo, è il trasformismo: Brachetti porta in scena 50 nuovi personaggi, oggi alle 12 sarà ospite del forum Agi ‘Viva l’Italia’, per una conversazione con il direttore Riccardo Luna e la redazione.
Trai i numerosi riconoscimenti ricevuti nella sua carriera figurano il premio Molière (FR) e il Laurence Olivier Award (UK). Nel 2014 viene insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una nomina motu proprio. Nell’evoluzione della sua carriera “il ciuffo più famoso d’Italia” ha toccato il mondo dello spettacolo a 360°, cimentandosi sopra al palcoscenico, ma anche davanti ad una telecamera e, negli ultimi anni sempre più di frequente, dietro le quinte. Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, e amalgamandoli con poesia e cultura. In Italia e all’estero ha diretto spettacoli e concerti oltre che commedie e musical di successo. Tra tutti spicca il rapporto “storico” e speciale con Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è il regista teatrale sin dagli esordi con I Corti, fino a oggi.