Ascolti Tv Auditel: Giordano naufraga con la Costamagna, nuovo flop di Rete4
Dopo Quarta Repubblica e Viva l'Italia, anche Fuori dal coro non decolla. Altra delusione per la "gestione Greco"
Gli ascolti Tv e i dati Auditel del nuovo corso della Rete4 de-populistizzata e "istituzionale" non stanno certo premiando la nuova gestione di Gerardo Greco, è una verità universalmente nota, per citare Jane Austen.
Mentre già Barbara Palombelli con Stasera Italia arranca contro Lilli Gruber e il suo Otto e mezzo, che - malgrado la concorrenza agguerrita dell'immarcescibile signora Rutelli - ha confermato i risultati dell'anno scorso e prevale sempre sulla rivale; se Nicola Porro con il suo nuovo programma del lunedì sera Quarta Repubblica si mantiene ben sotto il 5% di share; e se lo stesso Gerardo Greco con Viva l'Italia - Oggi e domani il giovedì sera soccombe pesantemente a Corrado Formigli e al suo Piazza Pulita, ora si è aggiunto un nuovo motivo di delusione al carnet dell'ex giornalista di punta di Rai1.
Già, perché anche Mario Giordano con il suo neonato programma Fuori dal coro, in onda alle 19,35 su Rete4, piange lacrime amare per quanto riguarda gli ascolti. I dati delle prime due puntate rilevano infatti uno share di poco superiore al 3%, smacco ancor più cocente per Giordano, in quanto ideatore di programmi quali Dalla vostra parte e Quinta colonna, eliminati senza mezzi termini dai palinsesti - malgrado i buoni riscontri di pubblico - poiché indiretti sostenitori del m5s e della Lega a discapito di Forza Italia, e quindi dell'editore di riferimento Silvio Berlusconi.
E, oltre il danno la beffa, per il ritorno dopo la defenestrazione, Giordano ha scelto per la sua trasmissione un titolo che si è rivelato ironicamente profetico, visto che il giornalista e la sua peculiare e caratteristica voce bianca hanno finito per ritrovarsi per l'appunto "fuori dal coro" dei programmi di successo, e malgrado la presenza della sua ospite fissa Luisella Costamagna in qualità di contraddittorio la barca stenta a veleggiare a gonfie vele.
Il naufragio della Costamagna e di Giordano, il quale è stato costretto obtorto collo ad abbandonare le acque del "populismo" televisivo a lui favorevoli per affrontare il pelago troppo affollato del politically correct, è un'altra conferma - come se ce ne fosse bisogno - che il target di un canale televisivo come Rete4, abituato per anni e anni a linguaggi e contenuti demagogici (fin dai tempi di Emilio Fede), non lo si può stravolgere dalla sera alla mattina virando bruscamente verso un'informazione più edulcorata e formale. Questo perché, soprattutto, l'nformazione più edulcorata e formale il pubblico la trova già, e da anni, nei talk show di La7, ora per giunta tutti impegnati a crocefiggere quotidianamente la Lega e Matteo Salvini. Perché dunque l'audience dovrebbe preferire la copia della rete di Urbano Cairo ala quale ora strizza l'occhio il nuovo corso di Rete4, se può benissimo scegliere il già consolidatissimo originale?
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