L'Amica Geniale, il neorealismo 2.0 che conquista l'Italia e il mondo
Il segreto del grande successo di pubblico e critica per la fiction diretta da Saverio Costanzo e tratta dai romanzi di Elena Ferrante
L'Amica Geniale, grande trionfo che ha sbancato l'Auditel in Italia (ieri quadruplicando gli ascolti della concorrenza di Canale 5) e che ha incassato ottimi riscontri di critica e pubblico anche all'estero, è una scommessa vincente del regista Saverio Costanzo, il quale ha saputo con perizia tradurre in immagini l'universo letterario di Elena Ferrante, grazie anche a un impeccabile casting.
Il primo elemento che colpisce nella fiction in onda su Ra1 il martedì sera sono infatti i volti degli interpreti, a partire dalle protagoniste (adulte, adolescenti o piccine) fino all'ultima comparsa silenziosa che attraversa momentaneamente lo schermo. Volti veri, reali, nel fulgore della giovinezza o segnati dall'inclemenza del tempo, volti nei quali ogni ruga rivela una storia degna d'essere raccontata.
Volti che, nell'artefatta era di photoshop e della chirurgia estetica, sembrano usciti direttamente dall'epoca degli eventi, quasi per magia operata da una macchina del tempo. Come non scorgere in quei volti, le cosiddette "facce da cinema" alle quali ci abituarono i maestri del neorealismo, da Rossellini a De Sica, da Zampa a Blasetti, da Germi a Castellani. Ogni interprete scelto da Costanzo richiama alla memoria i visi di quel cinema che fece grande l'Italia nel mondo, quei visi che non si sovrappongono alla narrazione, che non distraggono dagli eventi rappresentati ma che prestano magistralmente le proprie fattezze alla vicenda rafforzandone la credibilità.
I volti dell'Amica Geniale si inseriscono e si integrano magistralmente nella sapiente Fotografia di Fabio Cianchetti, "invecchiata" ad arte tanto da ricordare uno scatto d'epoca che gli anni hanno forse sbiadito ma che resta vivido nella memoria. Attraverso i volti dei suoi interpreti e la qualità artistica delle riprese, Costanzo attua un'operazione che va oltre la trasposizione di un libro in immagini. Egli realizza di fatto un omaggio al cinema italiano dei tempi d'oro riportandolo paradossalmente in vita nel medium più anticinematografico di sempre, ovvero la Tv. Un'impresa titanica tuttavia riuscita, tanto da stregare e ammaliare il difficile pubblico volubile e annoiato di oggi, pronto a cancellare tutto con un semplice tasto del telecomando.
Una eccezionale operazione di Neorealismo 2.0, potremmo definire dunque la fatica televisiva di Saverio Costanzo, nonché un fiore all'occhiello per Rai1 e per il servizio pubblico radiotelevisivo tutto. Un'operazione che si spera inauguri una nuova pagina, visto che siamo in tema letterario, per la fiction italiana rendendola sempre più qualititativamente pregiata, esemplare ed esportabile come un tempo era, per l'appunto, il nostro cinema.
Ascolti Tv: L'Amica Geniale quadruplica Canale 5, cala DiMartedì. I dati Auditel
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