Calcio in tv, Sky fa bottino pieno
E per Murdoch c'è anche lo sconto
Rupert Murdoch si prepara a far bottino pieno nel calcio in TV, le partite della Serie A e delle quattro squadre italiane in Champions League finiranno quasi sicuramente nelle sue mani, ad un prezzo molto probabilmente più basso di quello pagato in precedenza.
Alle due aste per i diritti di trasmissione che inizieranno tra poche settimane, rischia di non esserci gara perché Mediaset, dopo aver esagerato nelle due precedenti tornate, non ha più le risorse per competere ad armi pari. Tre anni fa Mediaset Premium ha fatto il passo più lungo della gamba, impegnandosi a sborsare 230 milioni di euro a stagione per prendersi tutto il meglio delle partite di Champions nel triennio 2015-2018. Per la Serie A si è spinta a pagare 373 milioni di euro, 100 milioni di euro in più di quanto aveva speso nella precedente asta.
Anche se la società dei Berlusconi tiene aperta la porta ad una sua partecipazione, è da escludere che le sue condizioni di bilancio possano permetterle di impensierire Sky. Negli ambienti finanziari si dà per scontato che Mediaset Premium si ritroverà fuori dal palcoscenico del calcio di alto livello, la Pay Tv del gruppo, se il bando di gara le lascerà qualche spazio di manovra, dovrebbe accontentarsi degli eventi meno costosi e più marginali.
Le due gare dovrebbero tenersi, una dietro l’altra, tra giugno e luglio, in tempo per far arrivare ai club calcistici le risorse che gli assegnatari dei diritti dovranno versare in anticipo: senza questi soldi il calcio mercato estivo rischia di essere fiacco. La Uefa si è già mossa, fissando i termini per la presentazione delle offerte per metà giugno, la Lega Calcio ed il suo consulente IN Front dovrebbero seguire a ruota. A metà dell’estate i giochi dovrebbero essere chiusi.
Per quanto il bando di gara possa essere modulato ed aggiustato in funzione della massimizzazione degli introiti, sembra davvero poco probabile che la Uefa e la Lega Calcio di Serie A aumentino gli incassi dalla vendita dei diritti. In Italia non dovrebbe esserci alcuna corsa al rilancio, al contrario di quanto è avvenuto per la Champions League in Gran Bretagna (+30% rispetto alla gara precedente) ed in Francia (+100%). Anche in Germania, la gara per i diritti Tv della Champions dovrebbe chiudersi con un fortissimo incremento dei prezzi (+80%).
Altri soggetti forti in Italia non ce ne sono, visto che Telecom Italia ha già segnalato di non voler fare pazzie per il calcio. La società ha cercato nelle ultime settimane di tranquillizzare il mercato sulle strategie di crescita di Timvision. Il canale tv del gruppo partirà dal basso, dalla Serie B o anche più giù, dalle partite dei campionati locali. I vertici del gruppo hanno anche tenuto a precisare che eventuali alleanze commerciali con Mediaset Premium, saranno valutate con grandissima attenzione
Discovery Channel dovrebbe essere della partita, se non altro perché avrebbe la forza finanziaria per presentare un’offerta pesante, la società statunitense, attraverso Eurosport, si è aggiudicata i diritti di trasmissione delle Olimpiadi di Mosca in quasi tutta l’Europa.
Ma il calcio non è mai stato nel suo DNA, per cui non si prevede in questo momento un’entrata a gamba tesa.