Spettacoli
Cinema, la Mostra di Venezia si farà a settembre. Parola di Luca Zaia
La conferma, dopo le parole della scorsa settimana del direttore Alberto Barbera, arriva dal governatore Luca Zaia che rassicura sui dati epidemiologici
Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il governatore del Veneto Luca Zaia conferma la 77 edizione dal 2 al 12 settembre 2020
Voglia di ripartenza e voglia di normalità. Che per Venezia ed il Veneto significa anche confermare lo svolgimento della Biennale Cinema di Venezia, che era ancora in forse fino a pochissimi giorni fa. Dopo le parole rassicuranti la scorsa settimana del direttore Alberto Barbera, che aveva dato ottimismo sullo svolgimento, dopo aver consultato i professioni del settore cinematografico (esercenti e produttori) inviando loro una lettera, ieri sono arrivate quelle più che ottimistiche del governatore della Regione Veneto Luca Zaia che, in collegamento con Lucia Annunziata nella trasmissione pomeridiana domenicale Mezz’ora in più di Rai 3, ha affermato “I nostri dati epidemiologici sono chiari, dal 10 aprile le curve sono in discesa rispetto a contagi, ricoveri e terapie intensive. Secondo questi valori, siamo assolutamente confidenti. E poi c’è anche la conferma indiretta da parte del Comitato tecnico scientifico nazionale che, esprimendo un parere sull’indicazione del periodo delle elezioni regionali e amministrative, ha detto le dovete fare entro la fine di settembre. Il che vuol dire che settembre è un mese buono. E quindi la Mostra si farà”. Mancano dunque due mesi all’inizio della Mostra del Cinema di Venezia, che, è bene ricordarlo, rappresenta la più antica e prestigiosa mostra cinematografica del mondo, nata nel 1932 per volere del Conte Giuseppe Volpi di Misurata, all’epoca presidente della Biennale d’Arte, su impulso di Benito Mussolini che vedeva nella cinematografia un grande strumento di propaganda. I prossimi due mesi saranno cruciali per lo staff della Biennale e serviranno per capire quali misure adottare per rendere possibile uno svolgimento in sicurezza senza creare problematiche di fruizione che, già in condizioni normali, sono difficili da garantire per la grande richiesta di accrediti. E’ infatti quasi scontato che il pubblico dovrà accomodarsi al cinema in posti alternati, e ne deriverà una capienza dimezzata delle sale. Con quali criteri verranno dimezzati gli accrediti? Quali saranno le categorie di accrediti che maggiormente verranno colpite? Probabile che per il 2020 Venezia sia più orientata ad un pubblico industry, cioè accreditati che lavorano nella produzione e distribuzione, mentre il pubblico degli accrediti culturali (studenti e cinefili) si vedrà notevolmente penalizzato. C’è poi l’incognita delle produzioni non italiane, che potranno partecipare con attori, registi e delegazioni film solo se il traffico aereo tornerà pienamente operativo questa estate. Ad aiutare la Mostra c’è senz’altro la ripartenza dell’Hotel Excelsior del Lido, al momento chiuso per mancanza di turisti, ma che dovrebbe riaprire nel mese di agosto (sui siti di prenotazione on line è già possibile riservare una camera) e senza il quale non è neppure immaginabile la Mostra, essendo ormai l’unico grande albergo del Lido dopo la chiusura a tempo indefinito dell’Hotel Des Bains. Resta aperto poi il tema della possibile collaborazione della Mostra di Venezia con il Festival di Cannes. Non è da escludere che alcuni dei film che dovevano essere presentati a maggio a Cannes, vengano dirottati su Venezia in una sezione “Cannois”, anche in virtù di una collaborazione tra i due più importanti festival cinematografici mondiali. Una grande occasione per Alberto Barbera, uomo di grande fair play, per dimostrare che la più antica rassegna cinematografica del mondo è una vecchia signora blasonata, ma anche gentile e generosa nei confronti di coloro che, come il festival di Cannes, a causa del Coronavirus, sono stati meno fortunati.