Spettacoli

Claudio Bisio: "Milano? Volerà con Expo ed... El Shaarawy"

Di Giordano Brega

“I talenti d’Italia? Sono tantissimi. Nella scienza, ingegneri, sino alla Silicon Valley dove ci sono moltissimi nostri connazionali che hanno inventato start up. Hanno dovuto fuggire là…. Io spero che tornino. Questo è il nostro messaggio”. Lo spiega Claudio Bisio in un’intervista ad Affaritaliani.it. Partendo da Italia’s Got Talent che sta vivendo le fasi decisive della competizione  (su Sky Uno): “Tra i 28 che sono arrivati nelle semifinali (finale tra i top-14, ndr) ci sono talenti che non sfigurano da nessuna parte nel mondo. Dal gruppo di ragazzini originari del Congo che parlano con accento romagnolo e fanno soul music (i Joel, ndr), all’atleta russo nato in Italia che fa calisthenics (Gaggi Yatarov, ndr) e via dicendo… E’ bello vedere sul palco questo melting pot che rappresenta l’Italia del terzo millennio. Una bella realtà, sana”.

E in questa Italia sempre più aperta al mondo, c’è una Milano che si apre all’Asia. Prima l’Inter, ora il Milan. Da titoso rossonero però lei quanto ha sofferto vedendo l'attuale squadra in difficoltà e con pochi talenti in rosa?
“Il talento c’è. Manca un po’ di amalgama. Io credo in El Shaarawy a proposito anche del discorso di prima: un ragazzo con papà egiziano, nato in Italia e che appena guarirà penso e spero di vederlo come punta di diamante del nuovo Milan. Poi io ho avuto grandi soddisfazioni da tifoso, ho vinto tante Champions League".

Qual è il talento del Milan che ha più nel cuore?
"Marco Van Basten”

Dal Milan a Milano, dove lei è cresciuto sin da ragazzo. Questi sono i giorni in cui parte l'Expo. Come lo vede questo evento che parte ora e andrà avanti sino a ottobre?
“Molto bene, è una grande opportunità. Qui a Milano abbiamo dimostrato - anche recentemente - di saper gestire questi eventi. Ad esempio con l’incontro tra i 50 capi di stato mondiali (a metà ottobre 2014, ndr): c’era il timore che succedesse il caos e invece non è successo nulla. Io quel giorno ho preso i mezzi pubblici… l’abbiamo vissuta serenamente quella situazione. Poi, l’altro giorno ho assistito all’inaugurazione della Darsena che trovo stupenda nella nuova versione. Anzi ho pure qualche rammarico…”

A che proposito?
“Che non sia stato fatto il canale d’acqua sino a Rho-Pero (dove c’è la Fiera dell’Expo, ndr). Io sono un fautore dell’idea di riaprire le acque della città. Milano era come Venezia nei secoli passati ed era una Milano stupenda. Il marmo per fabbricare il Duomo venne portato sui barconi sino alla Piazza… E comunque tornando alla domanda iniziale, ripeto: Expo è una opportunità e Milano mi sembra più bella di qualche anno fa. Io in passato appoggiai lo sciopero della fame  di Rocco Tanica (protagonista con le 3 puntate di 'Italia's got veramente talent?' insieme a Lucilla Agosti, ndr) contro la costruzione del grattacielo della Regione che avrebbe – e ha – abbattuto il ‘Bosco di Gioia’, uno dei pochi spazi verdi che c’erano. Non mi pento di averlo fatto, anche perché di fianco al Palazzo della Regione c’è la Torre Galfa, grattacielo vuoto e mi chiedo se non si poteva ristrutturare quello, anziché costruirne uno nuovo e buttare via un bosco. Però…”

Però?
“Allo stesso tempo vedo Porta Nuova, lo Skyline, Piazza Gae Aulenti… trovo che sia molto bello. L’importante è che tengano gli spazi verdi. Adesso scopriranno il campo di grano (il 'Wheatfield” opera di land art dell'artista americana Agnes Denes,. Inaugurata l’11 aprile, ndr): ho avuto la fortuna di vederlo dall’alto - è ancora tutto verde – lo trovo bellissimo. Se rimarrà come parco cittadino, beh devo dire che questa Milano mi sembra più bella di qualche anno fa”.
 

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