Spettacoli
Fiorella Mannoia in tour: la conferma di una grande artista
Successo per la tappa all’Arena Gigli di Porto Recanati, ora si scende a sud
Porto Recanati – L’Arena Beniamino Gigli straripa di persone, l’acustica è perfetta, l’atmosfera calda ma emozionante e qualcuno si commuove già dalla prima canzone. L’incipit del concerto è in crescendo, ad effetto, e subito si parte con “Il peso del coraggio”, l’ultimo brano presentato a Sanremo, perché, come spiega la Mannoia stessa salutando il pubblico, “mai come in questo momento certe parole pesano al pari di macigni”.
Elegante e sobria in tailleur nero a pantalone con tacchi alti, Fiorella Mannoia è ancora una bellissima donna, oltre ad essere una cantante di livello che non sbaglia un acuto e persegue senza tentennamenti la strada scelta ormai molti anni fa: impegno sociale, attivismo contro la violenza sulle donne, testi dai contenuti importanti, messaggi politici neanche troppo velati. È accaduto ultimamente più di una volta che qualche band alle prese con una posizione politica netta venisse criticata sul palco, ma non è il caso di Fiorella, i cui fan la conoscono per un’integrità e una forza presenti sin dagli esordi. “Mi dicono di cantare e io canto” spiega orgogliosa del proprio percorso, mettendo così in chiaro che un artista è e resta libero nell’espressione delle proprie idee.
Se la sostanza non manca, non è da meno la musica: l’ultimo album “Personale” uscito quest’anno spazia dalle sonorità melodiche a quelle disco, con contaminazioni rock, blues, jazz e collaborazioni storiche, come quella con Ivano Fossati. “Imparare ad essere una donna”, “Il senso”, Penelope”, “Anna siamo tutti quanti” sono appunto canzoni tratte dal suo recente lavoro, un prodotto eclettico molto piacevole da ascoltare. Tuttavia in scaletta non mancano i grandi successi di sempre, alcuni dei quali arrangiati in una chiave acustica che permette di alternare momenti intimisti ad altri pop, rendendo così lo spettacolo vario, completo, mai noioso. “Sally”, “Il cielo d’Irlanda”, “Quello che le donne non dicono”, la tanto amata “In viaggio”, “I treni a vapore” con un ritmo tutto nuovo e tanti altri brani senza pause o intervalli hanno appassionato, emozionato e divertito il pubblico di Porto Recanati, che di tanto in tanto si è alzato in piedi per applaudire o per ballare.
Spazio anche alle cover di artisti da non dimenticare, ad esempio l’amico Ivano Fossati e Fred Buscaglione, perché “la memoria va coltivata: purtroppo noi italiani non stiamo dimostrando di averne molta”. C’è poi il ricordo degli esordi nel 1981 e dell’esperienza con Gianna Nannini, che all’epoca veniva considerata una melodica. Dal passato al presente, lanciando messaggi di speranza per il futuro, si canta, ma si ascolta anche ciò che la Mannoia ha da dire a proposito dei migranti, degli abusi sulle donne, dell’educazione e di che cosa significhi essere umani nel vero senso del termine. Insomma, si esce dalla serata soddisfatti, colmi di vibrazioni positive. Ancora una volta, dopo tanti anni di carriera, Fiorella Mannoia si conferma una grande artista come poche ne abbiamo nel nostro Paese. Prossime date del tour in sud Italia.
Per maggiori informazioni: www.fiorellamannoia.it