Spettacoli
Italia's Got Talent, Matano: "Il web la mia fortuna. Sogno gli Usa"
Di Giordano Brega
Frank Matano, 25 anni e la grande dote di essere già un veterano della tv, dove ha debuttato poco più che maggiorenne con le Iene (correva l’anno 2009). Papà italiano e mamma americana (lui è nato in provincia di Caserta con il Napoli di Higuain nel cuore), la sua carriera però era partita prima: nel 2007, a 18 anni, è stato uno dei primi youtuber italiani. Un pioniere capace di esplorare una terra virtuale che altri hanno scoperto con anni di ritardo. Frank re dei social network: la sua pagina Facebook conta 2,8 milioni di fans, mentre i follower di Twitter arrivano a quota 260mila. E poi il cinema (3 film nel curriculum: due con Paolo Ruffini mentre a marzo è uscito nelle sale "Ma che bella sorpresa" con Paolo Genovesi alla regia e al fianco di Claudio Bisio), Scherzi a parte, il doppiaggio (con South Park).
Adesso eccolo giudice e showman a Italia’s Got Talent (che si prepara alla seconda semifinale e si avvia verso la finalissima in programma il 14 maggio, in diretta su Sky Uno).
Già, la parola d'ordine è proprio talento. Frank Matano può essere un simbolo in tempi di crisi italiana: il talento ancora permette di sfondare… “E’ un momento difficile. Io sono un patito dei programmi americani, della cultura made in Usa e del loro showbusiness: là è tutto… moltiplicato per 10. E forse anche le occasioni sono da moltiplicare dieci volte tanto. In Italia c’è un po’ di crisi generalizzata e dunque è più difficile”, spiega ai microfoni di Affaritaliani.it.
“La mia fortuna è stato internet, perché io ho iniziato presto quando non c’erano molte persone in Italia che facevano i video sul web. Ora pure la rete è diventata un oceano pazzesco. E’ molto difficile, ci vuole prima di tutto fortuna. A me sono successe cose ‘stranissime’: lavori che ho trovato per coincidenze assurde. E poi bisogna divertirsi. Mi scrivono in molto su Facebook e mi chiedono ‘Frank io voglio fare milioni di visite su Youtube’…”, aggiunge.
E la risposta…
“L’obiettivo non deve essere mai la visita, ma fare una cosa che ti diverte fare”.
Lei è un artista in cambiamento. A chi si ispira?
“Guardo ogni giorno gli stand up statunitensi (spettacoli di umorismo interpretato da un solo comico, ndr) e il cinema a stelle e strisce. Io ho il doppio passaporto italo-americano e a 25 anni, voglio sentirmi in diritto di essere ambizioso e non accontentarmi. Vorrei andare oltreoceano e tentare di fare qualcosa lì. Ci provo, poi se non riesco pazienza”.
Diceva che la sua vita è stata sulle montagne russe. Quali sono stati gli alti e bassi?
“In realtà le mie montagne russe sono state ‘pazzesche’ perché le ho viste andare sempre a salire. Ho iniziato con gli scherzi e sono esplosi. Ho fatto le Iene a 19 anni (nel 2009, ndr), poi ho fatto altre cose… prima di rifare le Iene (dal 2012, ndr) ho avuto un momento di confusione in cui non sapevo cosa fare. Perché questo lavoro, soprattutto quando parti da molto giovane e ti ritrovi in un mondo dove già lavorano i professionisti, richiede la coscienza dei propri mezzi. E quando sei così giovane questa coscienza non ce l’hai. Quindi...
Quindi?
"Inizi a chiederti ‘sono capace? Lo posso fare?’. E me lo chiedo tutti i giorni. Quando poi hai il riscontro positivo sono iniezioni di fiducia. Però sono fortunato: ora ho fatto Italia’s Got Talent, un film con Claudio Bisio. Ora forse farò cose mie”
Ha visto molti ‘talenti’ nel programma su Sky Uno. Ma se pensa ai talenti di questa Italia in crisi, cosa le viene in mente?
“Nei momenti di crisi emerge sempre l’inventiva e la creatività. Questo è il momento perfetto per vedere le cose più pazzesche rispetto alle ultime decine di anni. Per questo io sono ottimista”.