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Netflix, da "The Crown" a "Bridgerton": tutti pazzi per le serie "reali"

Il cinema ha da sempre avuto una fascinazione per le storie di re, regine, principesse e nobilta' in genere, basti pensare al successo di film come The Queen con la premio Oscar Helen Mirren o Elizabeth con Cate Blanchett. Da pochi anni pero' questo fenomeno, questa adorazione per la vita "reale" ha totalmente rapito il mondo della serialita' televisiva e non sembra volersi esaurire.

I sintomi di questa passione per i modi e le dinamiche della vita di corte si sono sentiti prima con I Tudors - Scandali a corte, serie del 2007 con Jonathan Rhys Meyers nei panni di Enrico VIII e poi con il successo di Downton Abbey, serie andata in onda tra il 2010 e il 2015, tutt'ora iconica, ambientata nel mondo nobiliare dell'Inghilterra di Giorgio V tra il 1912 e il 1926. Ideata e scritta dall'attore Julian Fellowes, la pluripremiata serie ci ha aperto le porte dell'aristocrazia inglese e con i suoi personaggi iconici, come quello interpretato da Dame Maggie Smith, la sempreverde e caustica Lady Violet, ha preparato il terreno per le serie arrivate dopo. 

Ancor prima che Downton Abbey chiudesse i battenti, a cavalcare l'onda del fascino regale, ci ha pensato infatti, con discreto seguito, Reign, incentrata su Maria Stuart (Adelaide Kane), iniziata nel 2013 e durata per 4 stagioni fino al 2016. A sigillare pero' il rapporto ormai indissolubile tra il pubblico e i reali ( soprattutto quelli inglesi, di qualsiasi secolo siano) nel 2015 arriva the Crown, scritta e creata da Peter Morgan, lo stesso sceneggiatore dietro il film premio Oscar The Queen, una serie che come tutti sappiamo racconta la vita e il regno di Elisabetta II ed e' tutt'ora in produzione con un seguito di fan sempre crescente, soprattutto grazie all'ultima stagione, la quarta, che ha introdotto personaggi gia' da sempre amatissimi dall'opinione pubblica come Lady Diana.

Sulla scia del successo di The Crown, si sono avvicendati in questi anni, tentativi anche relativamente riusciti,di replicare il successo di The Crown o quantomeno acquisirne lo stesso pubblico appassionato. Tra questi da menzionare ci sono Victoria, serie durata per 3 stagioni, dal 2016 al 2019 con Jenna Coleman in veste della famosa regina dal longevo regno (nulla comparato ormai a Elisabetta II) e la miniserie The Great, arrivata su StarzPlay in Italia a fine pandemia a giugno 2020 e gia' rinnovata per una seconda stagione. Con Elle Fanning nei panni di una ironica e battagliera Caterina II di Russia, detta Caterina La grande, imperatrice di Russia dal 1762 fino alla morte, la miniserie che vede la piu' piccola delle sorelle Fanning recitare accanto a Nicholas Hoult, qui nei panni dell'imperatore Pietro, e' scritta da Tony McNamara, braccio destro alla scrittura di Yorgos Lanthimos in La favorita.

Date le premesse non ci si stupisce nell'apprendere che la serie e' solo parzialmente fedele alla realta' storica in pieno stile comico grottesco della scuola di Lanthimos ed e' ricca quindi di situazioni tra sacro e profano. Nonostante l'alto gradimento, forse per la sua programmazione su di una piattaforma con meno utenti e risonanza di Netflix e Amazon, la serie sta avendo risultati "grandi" ma non ai livelli di The Crown.

A riuscire nell'intento di sbaragliare la concorrenza infine, e' arrivata, lo scorso dicembre, la serie ideata da Chris Van Dusen e prodotta da una regina della serialita' televisiva quale e' Shonda Rhimes: Bridgerton. Combinando l'ironia e le dinamiche alla Gossip Girl con le regole, gli intrighi e il linguaggio dell'Inghilterra dell'era Regency coniugata in una multietnica versione utopica, Bridgerton e' diventata in pochissimo tempo una tra le serie piu' amate e viste di tutti i tempi.

Netflix ha infatti comunicato che, dopo soli 28 giorni dal suo debutto nel giorno di Natale 2020, la serie ha registrato 82 milioni di visualizzazioni ed e' tuttora la piu' vista sulla piattaforma. Le serie reali e tutte le loro declinazioni sono dunque un fenomeno destinato a non esaurirsi facilmente ma, considerando la lezione di Bridgerton, a rinnovarsi ciclicamente in nuove forme e manifestazioni.