Spettacoli
Piacere Maisano a Castelvolturno, Comune più multietnico d'Europa
TV8, ECCO LE ANTICIPAZIONI SULLA SESTA PUNTATA DI PIACERE MAISANO
“BENVENUTI A CASTEL VOLTURNO”, IL COMUNE PIÙ MULTIETNICO D’EUROPA IN PROVINCIA DI CASERTA
Mercoledì 11 dicembre, in seconda serata su TV8
Dopo aver passato in rassegna temi come il cambiamento climatico, le nuove frontiere dell’alimentazione e della tecnologia, la fede, le contraddizioni dell’Arabia Saudita, il viaggio in sei puntate di “Piacere Maisano”, produzione originale di TV8, si conclude con la puntata dal titolo “Benvenuti a Castel Volturno”, in onda mercoledì 11 dicembre, in seconda serata dopo X Factor.
La tappa finale dell’ex iena Marco Maisano è Castel Volturno, il Comune più multietnico d’Europa, in provincia di Caserta, il cui litorale è compreso nel Golfo di Gaeta. Una cittadina piena di contraddizioni, a partire dal numero di abitanti: i dati ufficiali parlano di poco più di 25mila, ma in realtà qui ne vivono quasi il doppio. Moltissimi sono abusivi, ovunque ti giri trovi una casa occupata sia da italiani che da stranieri.
Castel Volturno, nota agli appassionati di calcio perché ospita il centro sportivo del Napoli calcio, è un mondo parallelo, dimenticato da tutti, nonostante il suo glorioso passato: la città deve il suo nome agli Etruschi, che qui eressero la città di Volturnum. Oggi, come afferma l’ex sindaco Dimitri Russo, chi vive a Castel Volturno lo fa per sopravvivere: il costo della vita, infatti, è il più basso in Italia.
In un viaggio alla scoperta di questa assurda realtà incontreremo tanti personaggi, ognuno con una storia diversa, ma che descrive al meglio questa città nella sua interezza: il cittadino abusivo italiano, quello straniero, il clandestino, il mariuolo, i giovani che rimpiangono la camorra, e ovviamente il sindaco, che si è ritrovato spesso isolato a gestire la città. Insieme a lui scopriremo questa realtà parallela e cercheremo di capire causa ha causato il lento, ma inesorabile declino di questa città.
Anche nell’ultima puntata Marco Maisano utilizza il suo proverbiale linguaggio, semplice ed empatico, avvalendosi dell’inedita prospettiva dell’occhio del telefonino, pronto a cogliere nuove sfumature e particolari.