Spettacoli
Rai1 spopola al Globo D'Oro con Il nome della Rosa e L'Amica Geniale
La stampa estera premia la serie tratta dal romanzo di Umberto Eco e Ludovica Nasti protagonista della fiction di Saverio Costanzo
Rai1 e RaiFiction hanno vantato grandissimi successi di pubblico nella scorsa stagione televisiva, uno dei quali premiato dall'Associazione Stampa Estera in Italia nell'ultima edizione del Globo D'Oro, tenutasi a Villa Wolkonsky, residenza romana dell'ambasciatore britannico.
Parliamo de L'Amica Geniale, la celebrata fiction tratta dai romanzi di Elena Ferrante, serie televisiva diretta da Saverio Costanzo che ha lanciato - fra gli altri interpreti - la piccola Ludovica Nasti, premiata per l'appunto con il Globo D'Oro per la sua convincente interpretazione.
Altro riconoscimento lusinghiero per la Rai è stato il premio alla miglior serie Tv assegnato al Nome della Rosa, anch'esso tratto da un'opera letteraria, in questo caso di Umberto Eco, una serie che si è prefissata l'ambizioso obiettivo di portare nel prime time di Rai1 la filosofia medievale, le faide tra francescani e le dispute teologiche sulla povertà di Cristo.
Una scommessa audace che non ha ottenuto ascolti altissimi ma che, ovviamente, ha assolto alla funzione divulgativa e pedagogica del Servizio Pubblico, come un tempo accadeva con opere quali I Fratelli Karamazov, Jane Eyre e così via, dirette per la televisione da personaggi quali Sandro Bolchi e Anton Giulio Majano.
Benché audace e decisamente non facile, la sfida accettata da RaiFiction, dalla sua capace e sensibile anima che è la direttrice Eleonora "Tinny" Andreatta" e dal regista Giacomo Battiato nel portare sugli schermi il trattato filosofico di Umberto Eco "travestito" da thriller medievale, è stata riconosciuta dall'Associazione Stampa Estera che, assai giustamente a nostro avviso, ha tributato un ambitissimo premio alla fiction.
Secondo il verdetto della giuria, Il Nome della Rosa di Giacomo Battiato "racconta la storia di un grande cambiamento, l’inizio dell’Era Moderna e i problemi della società, temi che possono sembrare molto lontani ma che sono profondamente attuali: immigrazione e conseguente integrazione, il dibattito religioso, politico e umano, temi raccontati magistralmente in questa serie".
Tinny Andreatta ha così replicato alla consegna del premio: "E' un riconoscimento alla qualità di un progetto e alla sua ispirazione profonda. Il Premio viene a confermare la dimensione internazionale della serie – dal cast all’impianto della produzione- e della strategia coproduttiva che l’ha realizzata. E, nelle motivazioni, sottolinea l’ambizione di una sfida volta a rendere l’attualità dei grandi temi che la storia di Umberto Eco contiene, la conoscenza contro l’oscurità, la tolleranza e il dialogo contro le discriminazioni, la cultura contro la violenza".
La direttrice ha inoltre aggiunto: "E’ un giudizio importante", che con felicità condividiamo con Palomar, 11 marzo Film e Tele München Group, e che aggiunge spessore al successo della serie e, in generale, al lavoro di Rai Fiction e alla fiction del servizio pubblico".