Esteri

Putin punta ai rapporti di forza con l'Occidente: meno gas per più tecnologia

L'opinione di Enrico Andreoli

Per evitare la guerra l'Occidente non può che offrire una misurata modifica delle ragioni di scambio

Guerra Russia-Ucraina, Putin e l'Occidente: gas e grano da una parte e tecnologia dall’altra

La guerra in Ucraina è la necessaria conseguenza della pandemia che affligge il Pianeta da due e passa anni.

Dalla pandemia abbiamo infatti imparato che "nessuno si salva da solo", che "abitiamo tutti allo stesso indirizzo", che la crisi ambientale richiede una civiltà planetaria centrata sul “noi”, ovvero articolata in una dimensione collettiva che oltrepassa quella dell’io.

Come sappiamo, l’io è la vera sostanza dell’individuo che, nelle società industriali avanzate, è diventato un vuoto consumatore del superfluo. Dalla pandemia segue dunque il tema dell’identità: “noi” chi siamo? Quali sono i nostri valori, i nostri territori, i nostri alleati, le nostre forze e le radici che le alimentano?

Nel campo psicosociale dell’identità, dell’identità di un popolo Putin sta cavalcando il rinato sentimento nazionalista all’interno del quale ha un ruolo dominante la comunità. La guerra di Putin ha l’obiettivo strategico di modificare i rapporti forza con l’Occidente per modificare le ragioni di scambio tra gas e grano da una parte e tecnologia occidentale dall’altra.

La tecnologia è necessaria per sviluppare l’industria leggera e offrire beni di consumo di qualità al popolo. Meno gas per più tecnologia.

(segue)

 

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