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Esteri
Acca Larenzia, la Russia: "Camicie nere nelle capitali d’Occidente"
Roma, 41esimo anniversario strage di Acca Larentia

Acca Larenzia, la Russia: "Camicie nere nelle capitali d’Occidente"

Continua la polemica in Italia per il raduno dell’estrema destra ad Acca Larenzia di domenica scorsa, con braccia tese e urla squadriste. E ora a infilarcisi dentro a capofitto è la Russia. La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova.  "La maggioranza del mondo deve sapere: l'Occidente sostiene il regime di Kiev, tra le altre cose, perché i neonazisti, che sono amati e onorati nei Paesi della Nato, sono saliti al potere in Ucraina". Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un post su Telegram dedicato ai fatti avvenuti la sera del 7 gennaio in via Acca Larenzia a Roma.

"La sera del 7 gennaio si è svolta a Roma, in via Acca Larenzia, dove si trovava la sede del partito neofascista Movimento Sociale Italiano, dissolto nel 1995, la manifestazione annuale dei sostenitori di questa ideologia. E, sebbene il partito stesso non esista ufficialmente da quasi 30 anni, sono state le sue attività e i suoi sostenitori che in una certa misura hanno dettato le tendenze neofasciste nella società italiana moderna", ha premesso la Zakharova nel suo lungo post.

La portavoce ha sottolineato che le immagini della manifestazione neo-fascista "hanno fatto il giro del mondo", mostrando "i partecipanti vestiti con camicie marroni e nere alzare le mani nel cosiddetto saluto romano". Un'azione, ha precisato, che è stata "attentamente pianificata e organizzata. Un'azione non casuale, in una parola".

Zakharova ha evidenziato quindi il silenzio delle autorità italiane davanti ai fatti di Acca Larenzia. "A romperlo è stato poi il presidente del Senato, Ignazio La Russa. E' stato inquietante", ha proseguito Zakharova, osservando che La Russa ha auspicato che la Cassazione faccia "chiarezza" sul saluto romano, alla luce di alcune sentenze contrastanti.

"Ecco perché tutti tacciono quando, ad esempio, i veterani delle Waffen Ss, discendenti e fan dei collaboratori di Hitler che uccisero civili durante la Seconda guerra mondiale, marciano per le strade delle capitali baltiche. Ecco perché tutti tacciono quando politici e manifestanti gridano lo slogan nazista 'Gloria all'Ucraina' o come nel caso dell'azione del 7 gennaio. Ecco perché i Paesi dell'Ue e della Nato votano a stragrande maggioranza contro la risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla lotta alla glorificazione del nazismo", ha chiosato Zakharova, sottolineando che "l'Occidente odia la Russia per la sua posizione di principio di non accettazione di qualsiasi manifestazione di neonazismo".

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