Esteri

"Arrestate Netanyahu e Sinwar per cimini di guerra". La Francia appoggia l'Aja

di Redazione

Israele e Hamas hanno commesso "crimini di guerra e contro l'umanità e i loro leader devono essere arrestati". La Francia segue l'Aja. Gli Usa si dissociano

"Arrestate Netanyahu e Sinwar per cimini di guerra". Tajani: "Inaccettabile equiparare" 

Israele e Hamas hanno commesso "crimini di guerra e contro l'umanità e i loro leader devono essere arrestati: il procuratore capo della Corte penale internazionale Khan ha invocato dalla camera preliminare del tribunale mandati di cattura per Netanyahu e il suo ministro Gallant, così come per Sinwar e Haniyeh. Immediate le reazioni da parte della politica internazionale e non. Per il ministro degli esteri Antonio Tajani è "inaccettabile che si equipari un governo eletto con un'organizzazione terroristica". Sulla stessa scia anche il presidente americano Joe Biden: "Quello che sta accadendo" nella Striscia di Gaza "non è genocidio". Sul fronte opposto invece la Francia che appoggia la richiesta della Corte dell'Aja. 

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Tajani: "Inaccettabile mettere sullo stesso piano Hamas e Israele"

"È del tutto inaccettabile che si mettano sullo stesso piano Hamas e Israele, i capi del gruppo terroristico che ha avviato la guerra di Gaza massacrando cittadini innocenti e i capi del governo eletto dal popolo di Israele. È assurdo che il procuratore abbia solo concepito questo parallelismo. In nessun modo si può solo immaginare una equiparazione del genere. Attenzione a non legittimare posizioni anti-israeliane che possono alimentare fenomeni di antisemitismo". A dirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando in un'intervista al Corriere della Sera la decisione del procuratore capo della Corte penale internazionale di chiedere mandati di arresto per Netanyahu, il suo ministro della Difesa Gallant e i vertici di Hamas.

Gaza, dalla Francia sostegno alla Cpi dopo la richiesta di un mandato d'arresto per Netanyahu

La Francia ha preso atto della richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) di un mandato d'arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, assumendo una posizione in contrasto con quella degli Stati Uniti e degli altri alleati internazionali di Parigi, che invece hanno denunciato apertamente l'iniziativa del procuratore. "Per quanto riguarda Israele, spettera' alla camera pre processuale della Corte stabilire se emettere questi mandati, dopo aver esaminato le prove presentate dal procuratore a sostegno delle sue accuse", afferma un comunicato diffuso ieri sera dal ministero degli Esteri francese. La Francia - prosegue il comunicato - "sostiene la Corte penale internazionale, la sua indipendenza e la lotta contro l'impunita' in tutte le situazioni. 

Biden: "L'offensiva a Gaza non è genocidio" 

Il presidente Joe Biden ha negato lunedi' che l'offensiva di Israele a Gaza sia un "genocidio", mentre difendeva l'alleato chiave degli Stati Uniti da una serie di cause legali internazionali. "Quello che sta accadendo non e' un genocidio, lo respingiamo", ha detto, riferendosi alla causa presso la Corte internazionale di giustizia, il massimo tribunale dell'ONU all'Aia, che sostiene che la guerra di Israele sia un genocidio. Biden ha anche ribadito la sua condanna della richiesta, presentata ieri dal procuratore della Corte penale internazionale, un tribunale separato, di un mandato di arresto contro i leader israeliani.