Esteri
Asia, Kim Jong-un scatena la corsa agli armamenti: boom di missili e nucleare
L'Estremo Oriente è una polveriera: tra i lanci balistici di Pyongyang e le testate di Seul, le armi a lungo raggio del Giappone e l'arsenale della Cina
In Asia si scatena la corsa agli armamenti: la regione rischia di diventare una polveriera
Non solo la penisola coreana. Tutta l'Asia è al centro di una pericolosa corsa agli armamenti che rischia di trasformare l'Estremo oriente in una pericolosa polveriera. Tutta l'attenzione in questo momento è sulla Corea del Nord, dopo l'escalation arrivata mentre il suo leader, Kim Jong-un, ha cercato di consolidare la posizione del Paese come potenza dotata di armi nucleari. Il mese scorso, la Corea del Nord ha adottato una nuova legge che afferma che lancerebbe un attacco nucleare "automaticamente e immediatamente" se il sistema di comando e controllo delle sue forze nucleari - un apparente riferimento alla leadership di Kim - fosse messo in pericolo.
A preoccupare c'è anche il fatto che Pyongyang abbia molto ammodernato il suo arsenale. Di recente, per esempio, ha mostrato quella che sembrava una versione più grande e potenziata del KN-23. Le foto diffuse dai media nordcoreani indicano che si trattava del missile tattico guidato di nuova concezione lanciato dalla Corea del Nord nel marzo dello stesso anno. Il nuovo missile è stato sviluppato per essere più grande del KN-23 al fine di trasportare una testata più grande e più carburante. La Corea del Nord ha affermato che il missile poteva trasportare una testata di 2,5 tonnellate. Il ministro della Difesa della Corea del Sud ha poi ammesso che i suoi militari hanno mancato parte della traiettoria del missile nordcoreano a causa della sua manovra a mezz'aria.
La Corea del Nord ha anche testato "missili da crociera a lungo raggio" nel settembre 2021. Li ha definiti "arma strategica", indicando che avrebbe armato il nuovo missile con testate nucleari. Sempre nel 2021, la Corea del Nord ha iniziato a testare quello che ha definito un missile balistico con una testata planante "ipersonica" staccabile. I test missilistici del Paese hanno dimostrato che stavano diventando più difficili da intercettare. Durante le parate militari del 2020 e del 2021, la Corea del Nord ha mostrato quelle che sembravano due versioni aggiornate dei suoi missili balistici a lancio sottomarino Pukguksong. Attualmente ha un solo sottomarino in grado di lanciare un missile balistico, ma afferma che ne sta costruendo uno nuovo con maggiori capacità.
Ma ora inquietano anche le mosse del Myanmar. La recente conferma da parte della giunta di voler costruire una centrale nucleare su piccola scala nei prossimi anni conclude il lungo percorso del Myanmar verso la tecnologia nucleare, che risale all'inizio del 2000. Sebbene l'attuale regime insista sul fatto che l'energia nucleare sarà utilizzata per scopi pacifici in Myanmar, colpito da una cronica carenza di elettricità, molti ritengono che questo sia il primo passo di un piano per utilizzare l'energia nucleare per scopi militari, compresa la produzione di armi nucleari. Un'eventualità che fa rabbrividire pensando alla posizione della giunta militare.
Per non parlare delle potenzialità della Cina, che possiede circa 300 missili da crociera basati a terra e 1.900 missili balistici che potrebbero colpire il Giappone, ma che soprattutto sta investendo più di chiunque altro al mondo nell'ammodernamento e sviluppo della sua flotta navale, con un occhio alle rivendicazioni su Taiwan e sul mar Cinese meridionale.
La Corea del Sud risponde con un nuovo missile. Durante le celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate, ha mostrato un video del suo ultimo missile balistico. Nel video, il missile viene mostrato come parte del sistema Korea Massive Punishment and Retaliation, una delle strategie "a tre assi" di Seul che mira alla leadership della Corea del Nord, compreso il suo quartier generale militare. Gli assi comprendono anche la piattaforma di attacco preventivo Kill Chain e il sistema di difesa aerea e missilistica della Corea.