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Austria, attacco terroristico al concerto di Taylor Swift: è stata la Cia a impedirlo

di Redazione

Lo scorso 7 agosto, tre individui collegati allo Stato Islamico sono stati arrestati dagli agenti austriaci su ordine della Cia: "Potevano uccidere decine di migliaia di persone"

Concerto di Taylor Swift in Austria: attacco terroristi sventato su ordine della Cia

È stata la Cia a impedire l'attentato terroristo dello Stato islamico (Is) al concerto di Taylor Swift in Austria lo scorso 7 agosto. Un attacco del genere avrebbe potuto causare la morte di "decine di migliaia" di fan al concerto di Taylor Swift a Vienna. Lo ha rivelato proprio il vice direttore della Cia, David Cohen, parlando a un vertice dell'Intelligence & National Security Summit nel Maryland.

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Durante la riunione, Cohen ha dichiarato che l'agenzia ha fornito alle autorità austriache informazioni essenziali su quattro persone che erano collegate allo Stato islamico e che stavano progettando un attacco al concerto. "Stavano pianificando di uccidere un numero enorme di persone a questo evento, decine di migliaia di innocenti, sono sicuro molti americani", ha affermato Cohen, citato dal New York Times.

Il vice direttore della Cia ha aggiunto che alcuni degli individui arrestati sono stati trovati con materiali per fabbricare bombe e avevano accesso diretto al luogo in cui si sarebbero dovuti tenere tre spettacoli dell'Eras ​​Tour della cantautrice americana Taylor Swift. Gli show, che avrebbero dovuto vedere la partecipazione di 200mila persone dall'8 al 10 agosto allo stadio Ernst Happel di Vienna erano stati annullati dopo gli arresti.

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Così,  7 agosto scorso le autorità austriache avevano arrestato tre persone accusate di aver pianificato un attacco terroristico, tra cui il sospetto estremista di 19 anni Beran A., che aveva giurato fedeltà allo Stato islamico e che era stato radicalizzato dal predicatore Abul Baraa a Berlino, secondo fonti dell'intelligence tedesca. Gli altri sospetti arrestati sono un austriaco di 17 anni e un iracheno di 18 anni, ma i loro nomi non sono ancora stati resi noti.