Esteri
Bielorussia, la candidata dell’opposizione si è rifugiata in Lituania
C’è un morto nelle proteste di piazza, mentre il segretario Usa Mike Pompeo dichiara che le elezioni vinte da Lukashenko “sono state irregolari e non libere”
Svetlana Tikhanovskaya, di cui da ieri sera non si avevano più tracce, ha lasciato la Bielorussia ed "è al sicuro in Lituania". Lo ha annunciato su Twitter il ministro degli Esteri lituano, Linas Linkevicius.
La candidata d'opposizione alle presidenziali bielorusse, vinte tra accuse di brogli dall'autoritario leder Aleksandr Lukashenko, aveva contestato i risultati chiedendo un riconteggio delle schede. Per presentare ricorso si era recata ieri alla commissione elettorale centrale a Minsk, dove dal suo staff si era diffusa la notizia che fosse stata trattenuta dalle autorità.
Il marito di Tikhanovskaya, Serghei Tikhanovsky, un popolare blogger che aveva provato a candidarsi, era stato arrestato a maggio, mentre i figli della coppia erano stati mandati all'estero per precauzione.
Intanto un manifestante è rimasto ucciso a Minsk nel corso delle proteste di piazza. A quanto riferito dal ministero dell'Interno, intorno alle 23, mentre erano in corso gli scontri con la polizia su viale Pritytsky, l'uomo avrebbe cercato di lanciare un ordigno, che invece gli è esploso tra le mani uccidendolo.
Usa, Pompeo: “Elezioni Bielorussia irregolari e non libere”
Sono state elezioni "non libere" né "regolari" quelle appena svoltesi in Bielorussia. È quanto afferma in un messaggio il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, nel quale attacca il governo bielorusso, denunciando la mancanza di regolarità nelle elezioni.
"Restrizioni nell'accesso ai seggi, osservatori indipendenti che non hanno potuto assistere allo spoglio, intimidazione dei candidati dell'opposizione e l'arresto di manifestanti pacifici e giornalisti. Tutto questo ha segnato le elezioni". Pompeo invita il governo bielorusso a "rispettare i diritti dei bielorussi a partecipare ad assemblee pacifiche", ma allo stesso tempo si rammarica per il fatto che gli osservatori dell'Osce "non abbiano ricevuto in tempo l'invito per poter monitorare il voto".