Esteri
Bitcoin, crollo storico: El Salvador continua a comprarli e li usa come moneta
La moneta digitale è caduta al livello più basso da 16 mesi, il governo centroamericano ne approfitta per acquistarne a palate. Ma ora rischia il default
El Salvador intrappolata dalla volatilità del Bitcoin
Bitcoin non è mai stata e non e' una moneta. Esistono negozi e piattaforme che accettano la criptovaluta, ma l'utilizzo come strumento per acquistare beni è marginale. Secondo la maggior parte degli analisti, la volatilità è troppo elevata per garantire la stabilità necessaria a fissare dei prezzi al consumo. L'ultima picchiata è solo una conferma di quanto Bitcoin sia lontano dall'essere un sistema di pagamento diffuso e alternativo alle monete fiat come euro o dollari.
Nonostante le evidenze, El Salvador ha adottato Bitcoin come moneta ufficiale. E adesso che è crollato ha acquistato 500 Bitcoin - il più grande singolo acquisto mai fatto dallo Stato - per rimpinguare le casse pubbliche. La scommessa di Bukele, però, finora non ha completamente pagato. La situazione economica del paese è complicata e il crollo del Bitcoin ha complicato ulteriormente le cose.
A gennaio 2023 è in calendario la scadenza di un bond da 800 milioni di dollari, col rischio che continua a innalzarsi di un possibile default. Il Fondo Monetario Internazionale si è reso disponibile a dare una mano a El Salvador ma solo qualora il governo di Bukele decidesse di abbandonare il Bitcoin come moneta legale. Secondo il Fmi, infatti, il Bitcoin “espone le casse statali alla volatilità dei prezzi della criptovaluta”. Una posizione adottata e condivisa un po' da tutte le agenzie di rating, che infatti valutano i titoli di El Salvador come "junk", rischio spazzatura.
El Salvador a rischio default. L'Fmi: "Vi aiutiamo solo se mollate il Bitcoin"
Gli alti e bassi del mercato, insieme all'indebolimento delle istituzioni di El Salvador, sono costati al paese il suo rating di credito, che è ampiamente utilizzato dal mercato per definire il rischio di insolvenza del debito. Un rating basso si traduce in un aumento degli interessi che il governo deve pagare ai creditori. Inoltre, un rating "spazzatura", come nel caso di El Salvador, impedisce al paese di accedere ai mercati globali per emettere altro debito.
Il declassamento riflette i maggiori rischi finanziari derivanti da una maggiore dipendenza dal debito a breve termine, dal pagamento di 800 milioni di dollari in scadenza a gennaio 2023, da un deficit fiscale ancora elevato, dall'incertezza su ulteriori finanziamenti multilaterali e dall'aumento dei costi di finanziamento esterni, ha dichiarato Fitch a febbraio. L'agenzia prevede che il debito raggiungerà l'86,9% del prodotto interno lordo (PIL) quest'anno, "sollevando preoccupazioni sulla sostenibilità del debito a medio termine", hanno affermato gli analisti della società.
Ma Bukele non molla e continua a spingere sul tasto del Bitcoin. Per quale motivo? In realtà sono tre. Aumento dell'efficienza delle rimesse internazionali rimesse internazionali, diminuire la percentuale di persone non bancarizzate: circa 70% della popolazione di El Salvador non ha un conto corrente bancario. La tecnologia Bitcoin potrebbe consentire a una parte più ampia della popolazione di popolazione di avere un accesso più facile ai servizi ai servizi finanziari. E,infine, ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense. Esigenza che pare essere comuni a tanti.