Esteri
Boris Johnson chiede un titolo nobiliare per il padre, accusato di molestie
Nella lunghissima lista di candidati alla categoria dei pari presentata quando si è dimesso, ha inserito anche la moglie e la sorella
Boris Johnson al centro delle polemiche: la lista di candidati alla categoria dei pari presentata alle sue dimissioni è la più lunga mai compilata da un capo di governo uscente
Boris Johnson, l'ex primo ministro del Regno Unito, noto come BoJo, è al centro di una polemica per la lunghissima lista che ha presentato al momento delle sue dimissioni. È tradizione, infatti, che il premier uscente compili una lista con i nomi delle personalità a cui dare l'accesso alla cosiddetta categoria dei pari, trasformadoli cioè in duchi, marchesi, conti, visconti e baroni.
Le accuse di molestie sessuali a carico del padre di Boris Johnson, Stanley
Nella sua lista, Johnson ha inserito 100 personalità a cui assegnare un titolo nobiliare, tra cui il padre Stanley Johnson, accusato di molestie sessuali da Caroline Nokes, ex ministro durante il governo di Theresa May, e dalla giornalista Ailbhe Rea, firma del New Statesman.
Nokes ha raccontato che, durante il congresso del partito conservatore a Blackpool nel 2003, Stanley Johnson le ha dato delle "pacche sul sedere, più forte che poteva" e le diceva "Oh, tu hai un bel seggio".
Il padre dell'ex premier inglese, che è stato europarlamentare dal 1979 al 1984, ha detto di non avere "nessun ricordo" di quel presunto episodio di molestie.
Ma non finisce di dirlo, che anche la giornalista Rea lo accusa: "Mi ha palpeggiata ad una festa in occasione del Congresso dei conservatori del 2019".