Esteri
Brexit, il nuovo parlamento Ue senza Uk. 3 italiani in più, rientra anche Gozi
I deputati britannici danno l'addio per la Brexit del 31 gennaio: ecco da chi saranno sostituiti. E la Scozia chiede ancora il referendum di indipendenza
Brexit, come cambia il Parlamento Europeo senza i britannici
Cambia il Parlamento Europeo. La Brexit cambia la faccia alle istituzioni comunitaria, non solo al futuro del Regno Unito. L'addio dei 73 eurodeputati britannici, a partire dalla mezzanotte del 31 gennaio, comporterà l'ingresso di nuovi deputati che alle elezioni del 26 maggio scorso erano rimasti tra i non eletti. Non tutti saranno sostituiti, però. Il totale dei seggi passerà da 751 a 705. Dei seggi lasciati liberi da inglesi, scozzesi, gallesi e nordirlandesi, solo 27 verranno redistribuiti, assegnandoli ai primi dei non eletti a maggio in diversi partiti di 14 paesi.
Tre seggi in più all'Italia, ma entra anche Sandro Gozi, eletto in Francia con Macron
I 27 nuovi eurodeputati verranno distribuiti fra Francia (5), Spagna (5), Italia (3), Olanda (3), Irlanda (2), e poi uno ciascuno a Polonia, Romania, Svezia, Austria, Danimarca, Slovacchia, Finlandia, Croazia ed Estonia. I tre italiani "ripescati" saranno Vincenzo Sofo (Lega, gruppo sovranista Id), Sergio Berlato (Fratelli d'Italia, gruppo conservatore Ecr) e Salvatore De Meo (Forza Italia, Ppe). A questi si aggiungerà l'italiano eletto in Francia Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei, che siederà nel gruppo liberaldemocratico Renew Europe.
BREXIT: PARLAMENTO SCOZIA CHIEDE REFERENDUM INDIPENDENZA E MANTIENE BANDIERA UE
Nel frattempo il parlamento scozzese ha approvato la richiesta di un nuovo referendum sull'indipendenza, con 64 voti a favore e 54 contrari, e deciso di continuare a far sventolare la bandiera dell'Unione Europea al suo ingresso. "L'indipendenza è il mezzo per poter plasmare il nostro futuro e costruire una Scozia migliore", ha detto la first minister Nicola Sturgeon, sottolineando che la Scozia è costretta ad uscire dall'Unione Europea contro la sua volontà. La maggioranza degli scozzesi ha votato No al referendum sulla BREXIT nel 2016, dopo aver bocciato due anni prima l'indipendenza dal Regno Unito. Ma nel 2014 aveva pesato molto sul voto il fatto che l'uscita dalla Gran Bretagna avrebbe comportato anche l'uscita dall'Ue e nuovi negoziati per rientrare. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha già respinto la richiesta scozzese di un nuovo referendum sull'indipendenza, affermando che la questione è stata già risolta nel 2014. Sturgeon sostiene che il suo partito nazionalista scozzese Snp ha ricevuto un "inequivocabile" mandato per un nuovo referendum, avendo conquistato 48 dei 59 seggi scozzesi al parlamento di Westminster alle elezioni di dicembre.