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Chi è Isabel Díaz Ayuso, la "pasionaria" di destra che trionfa in Spagna
Specializzata in comunicazione politica, è esponente di spicco del Partito Popolare, oltre che brillante protagonista dell'ala dura della destra
Isabel Diaz Ayuso, ecco chi è la pasionaria di destra dalle grandi riforme
Nell'aprile 2021 ha approvato una riforma fiscale per ridurre le imposte sulle successioni e sulle donazioni. Dal 21 maggio 2022 è presidente del Partido Popular della Comunidad de Madrid. Alla fine dello scorso anno, la sua proposta di riforma del settore sanitario - tesa a sviluppare il partenariato pubblico-privato e ristrutturare il sistema di assistenza comunitaria - è stata contestata con una serie di manifestazioni e le critiche dei sindacati, che denunciano servizi sotto pressione da diversi anni, a causa della mancanza di risorse e di personale e della scarsa gestione regionale.
Per quanto riguarda il cambiamento climatico, Diaz Ayuso, neoliberista in economia, afferma che "è sempre esistito" e ha respinto le "affermazioni apocalittiche", bollandole come parte di un complotto comunista.
Volto fotogenico, capelli castano medio ondulati, la presidente è solita indossare completi dai colori accesi come il rosa, il blu o il rosso, tanto che qualcuno la definisce "diva pop" della destra spagnola. Durante l'ultima campagna elettorale, ha optato per un discorso molto polarizzante e controverso - diventato di fatto un suo marchio di fabbrica - con toni duri del tipo "Sanchez odia Madrid", "O Sanchez o la Spagna", prospettando che con le prossime legislative si deciderà se questo governo andrà avanti oppure no. Secondo lei, il Paese "non puo' sopportare altri quattro anni su questa strada" di "disastro" e "deterioramento". I suoi detrattori riconducono il suo discorso a quello dell'americano Donald Trump o del brasiliano Jair Bolsonaro.
L'anno scorso aveva accusato il premier Sanchez di voler "perpetuare" al potere e di mettere "in galera l'opposizione, come in Nicaragua". Una tattica che ha ulteriormente potenziato in campagna elettorale per ottenere il voto di un settore di immigrati latinoamericani, quando ha dichiarato: "Rifiuto che il peronismo rovini il motore economico della Spagna". Sempre il riferimento al peronismo aveva usato quando, lo scorso autunno, ha duramente criticato Sanchez, dicendo che "ci porterà alla rovina". È il governo che crea prima la povertà e poi la dipendenza dallo Stato. è populismo fiscale. Prendono i soldi della gente e poi, come fanno i peronisti, li distribuiscono in pagamenti, aiuti, sussidi".