Esteri
Cina-Africa, Giappone, medicina tradizionale in Uzbekistan:pillole asiatiche
Oltre all'alta tensione tra le due Coree e agli scontri al confine tra Cina e India ecco tre pillole di oggi dall'Asia
CINA-AFRICA, XI AL VERTICE COI LEADER DEL CONTINENTE - Dopo le tensioni seguite agli episodi del Guangdong durante la pandemia, le indagini sugli investimenti cinesi in Nigeria e l'uccisione di tre cittadini dell'Impero Celeste in Zambia, mercoledì 17 giugno è in programma un vertice Cina-Africa. Al centro dell'agenda la solidarietà contro il Covid-19. Il vertice è proposto congiuntamente da Cina, Sudafrica e Senegal, copresidente del Forum per la cooperazione Cina-Africa. Parteciperanno anche il presidente della Commissione dell'Unione Africana, il segretario generale delle Nazioni Unite (Onu), Antonio Guterres, e il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l'etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus finito nel mirino degli Stati Uniti proprio per i suoi rapporti con Pechino. Il vertice è simbolo dell'interesse cinese per il continente africano, che può rappresentare un punto decisivo della politica estera del Partito Comunista dopo le frizioni con l'occidente. A dimostrazione di ciò, anche la sospensione del pagamento dei debiti operato dalla Cina nei confronti di 77 paesi, molti di essi africani.
Asia in esplosione: nuovo scontro tra Coree, morti al confine tra Cina e India |
IL GIAPPONE RINUNCIA AL SISTEMA MISSILISTICO USA - Il ministro della Difesa giapponese, Taro Kono, ha dichiarato ufficialmente la decisione di annullare il piano di dispiegamento dei sistemi di difesa missilistica Aegis Ashore, di produzione statunitense, volti a rafforzare la capacità difensiva del paese contro le minacce della Corea del Nord. Per giustificare la scelta, il governo nipponico ha detto che per garantire la sicurezza delle due aree designate a ospitare il sistema difensivo sarebbero serviti riprogettazioni troppo lunghe e investimenti considerati troppo onerosi. Contro l'installazione del sistema antimissile si erano già schierate le comunità locali. Lo stop, pare definitivo, arriva dopo che nei giorni scorsi il governatore di Okinawa, sede di un'importante base aerea americana, ha detto no all'installazione di testate missilistiche (non nucleari) da parte di Washington.
MEDICINA TRADIZIONALE CINESE IN UZBEKISTAN - A Tashkent apre i battenti il Centro sinouzbeko per la medicina tradizionale. L'intento è quello di promuovere l'utilizzo della medicina tradizionale cinese in Uzbekistan come risposta alla pandemia da coronavirus e non solo. Sarà presieduto dal dottor Wang Wanchun, docente della Jiangxi University of Traditional Chinese Medicine. L'apertura del centro è un segnale eloquente della profondità dei rapporti tra i due paesi e della penetrazione cinese in Asia centrale, area tradizionalmente di influenza russa ma che a livello commerciale guarda ormai da diverso tempo a Pechino. Causando anche qualche protesta interna, con gli oppositori delle diverse repubbliche ex sovietiche che utilizzano spesso il tema cinese per scopi politici. Pechino punta molto sulla medicina tradizionale come arma di soft power e non solo, come dimostra l'insistenza dei media cinesi sull'argomento nell'ambito della cosiddetta Via della Seta sanitaria.