Esteri

Colombia, accordo governo-Farc. Lasciano la guerra i bambini-soldato

Il governo della Colombia e le Farc hanno annunciato all'Avana un accordo per l'uscita dei minori dalla guerriglia

Il governo della Colombia e le Farc hanno annunciato all'Avana un accordo per l'uscita dei minori dalla guerriglia. Il primo passo sara' l'uscita dagli accampamenti dei minori di 15 anni, successivamente una tabella di marcia definira' i tempi per restituire la liberta' a tutti i giovani che non hanno ancora compito 18 anni. L'accordo, siglato dinanzi all'Onu nell'ambito dei negoziati di pace in corso a Cuba, prevede anche un'attenzione speciale per questi ragazzi in modo da garantire il loro reinserimento alla vita civile. I minori di 15 anni reclutati dalle Farc per il conflitto in Colombia cominceranno a breve a uscire dalla guerriglia.

L''iniziativa rientra nelle misure per allentare l'intensita' del conflitto armato colombiano. A febbraio le Farc avevano annunciato che non avrebbero piu' reclutato i minori di 18 anni. Tutti i minori che escono dalle guerriglia saranno considerati vittime e, nel caso dei minori fino a 14 anni, in nessun caso saranno considerati penalmente responsabili; mentre quelli che hanno tra i 14 e i 18 anni saranno applicati i benefici dell'indulto, se non hanno commesso delitti atroci. L'organizzazione armata, che non ha comunicato la cifra esatta dei minori combattenti ha annunciato in un altro comunicato la consegna a breve di un primo gruppo "di 21 minori di 15 anni" che vivono attualmente negli accampamenti della guerriglia. Neanche il governo colombiano ha fornito la cifra esatta dei minori combattenti nelle Farc, ma secondo i dati ufficiali circa 6mila bambini sono stati separati dalle organizzazioni armate clandestine negli ultimi anni, il 60% dei quali provenienti dalle Farc.