Esteri
Colpo di Vespa, intervista a Zelensky: "Pronti a parlare con Putin"
Il premier ucraino ospite a Porta a Porta: "Non cederemo alla Russia i nostri territori per salvargli la faccia". Zelensky ha aggiunto: "Il mondo è con noi"
Ucraina, Zelensky a Porta a Porta: “Sono pronto a parlare con Putin. Nessun ultimatum però”
Da Brindisi a Vespa, i media italiani sono i grandi protagonisti nel conflitto tra Russia e Ucraina (al contrario dei politici). Infatti, dopo l’intervista-bomba di Zona Bianca al ministro degli Esteri russo Lavrov, Bruno Vespa a Porta a Porta ha intervistato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il premier ucraino Volodymyr Zelensky, parlando di possibili trattative con il Cremlino, ha così risposto durante l’intervista a Porta a Porta: "Per quel che riguarda le trattative con la Russia, la questione si complica ogni giorno perché ogni giorno i russi occupano villaggi, perché molte persone hanno lasciato le loro case, sono state uccise dai russi e vedo tracce di torture e uccisioni”.
“Questo complica molto la possibilità di condurre trattative, vogliamo che capiate che la nostra società è molto pacifica, da otto anni volevamo fare una trattativa. Io sono pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum", ha aggiunto Zelensky.
Ucraina, il premier ucraino a Vespa: “Putin non si salverà la faccia chiedendoci di cedere i nostri territori”
Su Rai Uno Zelensky ha poi dichiarato: "Noi non dobbiamo cercare una via d'uscita per la Russia. So che Putin voleva portare a casa qualche risultato ma non lo ha trovato. Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del Presidente russo non è corretto da parte di un leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta”
Durante l’intervista in onda su Rai Uno, il premier ucraino ha espresso la sua opinione sulla spinosa questione legata alla Crimea: "Non ho mai parlato di riconoscere l'indipendenza della Crimea, non la riconosceremo mai come parte della Federazione russa".
"Anche prima della guerra la Crimea aveva autonomia, ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo detto che siamo pronti a parlare con la Russia. Ora non possiamo deliberare una decisione sulla Crimea perché c'è la guerra, la lasciamo da parte se ostacola l'incontro e credo che questa proposta sia stata giusta" ha aggiunto Zelensky ai microfoni di Porta a Porta.
Ucraina, Zelensky su Rai Uno: “Draghi ha ragione: possiamo vincere, non siamo soli”
Zelensky ha parlato dell’esercito russo: "Sono quattro volte più grandi, il loro Stato è otto volte più grande, ma noi siamo dieci volte più forti come persone perché' siamo sulla nostra terra. Per noi la vittoria è solo restituire le cose nostre, per loro è rubare qualcosa degli altri”.
“Non siamo in condizioni di parità, la Russia è più forte, ma il mondo è unito intorno a noi, e sentiamo che passo dopo passo stiamo riuscendo. Quindi Draghi ha ragione, noi possiamo vincere perché stiamo combattendo per la verità e non siamo da soli", ha concluso il premier ucraino Zelensky.