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Guerra Ucraina, addio neutralità dell'Asia. Armi a Kiev dalla Corea del Sud

di Redazione Esteri

Seul ammette parzialmente l'esportazione di componenti militari destinati a Kiev. E fa passi verso il Quad. Aumentano le tensioni con Kim e Xi Jinping

Guerra Ucraina, la Corea del Sud manda armi a Kiev

La guerra in Ucraina continua ad avere effetti anche sugli scenari dell'Asia-Pacifico. Scenari non favorevoli alla Cina. Prima la fine del "sonno giapponese", con Tokyo che ha cambiato la sua strategia di difesa e ha approvato un grande aumento del budget militare, allineandosi completamente a Usa e Nato. Ora anche la Corea del Sud, tradizionalmente ancora più cauta per la sua necessità di chiedere la mediazione di Pechino per dialogare con la Corea del Nord. Eppure, la prima conferma ufficiale dell'invio di armi in Ucraina via Polonia segna un momento importante per Seul e per tutta l'Asia orientale come postura sul conflitto in corso. E il governo sudcoreano esprime anche la volontà di inserirsi nei meccanismi del Quad, la piattaforma quadrilaterale che unisce Usa-Giappone-Australia-India.

"Sì, abbiamo approvato l'esportazione di armi all'Ucraina". L'ammissione, prima nel suo genere, è quella di un funzionario della Difesa della Corea del Sud alla Reuters. Le norme sudcoreane non prevedono l'invio di armi a paesi coinvolti in conflitti. Ma ora le indiscrezioni trovano conferma: già nel 2022 sono state concesse licenze pur sapendo che il destinatario finale era l'esercito ucraino.

Si tratta di sistemi di artiglieria esportati in Polonia e da qui mandati a Kiev. Stessa destinazione finale, ma via Washington, di circa centomila proiettili di artiglieria. La Corea del Sud è uno degli esportatori di armi in più rapida crescita al mondo, ha firmato l'anno scorso il suo più grande accordo di esportazione militare per fornire carri armati e caccia a reazione alla Polonia. Varsavia ha acquistato anche artiglieria, munizioni e componenti di armi come i telai. I telai facevano parte degli obici Krab, che comprendevano anche componenti provenienti dalla Germania e dal Regno Unito, ha dichiarato il ministero della Difesa.

Lo scorso novembre, il Wall Street Journal aveva riportato che la Corea del Sud ha venduto agli Stati Uniti proiettili d'artiglieria destinati all'Ucraina, come ha riportato il Wall Street Journal a novembre. Il governo sudcoreano ha dichiarato che le trattative sono avvenute con la premessa che gli Stati Uniti sarebbero stati l'utilizzatore finale. All'inizio del mese il Pentagono ha dichiarato che gli Stati Uniti stavano discutendo l'acquisto di altre munizioni dalla Corea del Sud.

La Corea del Sud sempre più allineata a Usa e Nato: tensioni in arrivo con Kim Jong-un e Cina

A fine gennaio, il segretartio generale della Nato Jens Stoltenberg aveva chiesto a Seul di mandare aiuti militari all'Ucraina. La decisione di venire allo scoperto arriva dopo l'annuncio che Yoon Suk-yeol sarà ricevuto alla Casa Bianca il 26 aprile. Al presidente sudcoreano sarà riservato un tattamento da visita di stato, la seconda dell'era Biden dopo quella di Emmanuel Macron. L'occasione, che comprenderà una sfarzosa cena in abito nero in onore di Yoon, si distingue da altre visite di leader mondiali per lo sfarzo e lo sfarzo che vengono orchestrati per celebrare i legami tra gli Stati Uniti e i loro più stretti alleati.

Non solo. Un funzionario sudcoreano in viaggio a Washington ha spiegato che Seul vuole partecipare ai meccanismi del Quad, la piattaforma di sicurezza che unisce Stati Uniti-Giappone-Australia e India.  La Corea del Sud adotterà un "approccio graduale" per cercare di ottenere una partecipazione formale al Quad, portando avanti una "cooperazione funzionale" partecipando seriamente ai gruppi di lavoro sui vaccini, sul cambiamento climatico e sulle nuove tecnologie, secondo il funzionario, che ha citato l'impegno di Yoon nella campagna presidenziale.

La mossa potrebbe alzare ulteriormente le tensioni con la Corea del Nord. Ma anche con la Cina. "Seul non dovrebbe sacrificare la propria sicurezza per le ambizioni americane", commentano oggi i media di stato di Pechino. D'altronde, la guerra in Ucraina non sta certo favorendo la Cina nel suo vicinato. Il Giappone ha cambiato strategia di difesa e ha approvato un aumento record del budget militare. Anche le Filippine, dopo il periodo filo cinese di Duterte, sono tornate a rafforzare i legami difensivi con Washington. Ora la decisione di Seul di abbandonare la tradizionale cautela. Prevedibili nuove tensioni in Asia orientale, che sempre più teme l'apertura di un secondo fronte.