Esteri
Coronavirus: ‘Trump sapeva’, e intanto i morti sono 56mila come in Vietnam
Il Washington Post accusa: ‘Trump sapeva dei rischi del virus già da gennaio’, mentre il numero di morti negli Usa raggiunge quelli della guerra in Vietnam
Negli Stati Uniti è bufera su Donald Trump dopo che un’inchiesta del Washington Post ha rivelato che il presidente era a conoscenza delle potenzialità del coronavirus già da gennaio. Intanto, il numero dei morti causati dalla pandemia nel paese continua a salire e ha raggiunto quello dei decessi americani causati dalla guerra del Vietnam.
Sono morte almeno 56.144 persone, infatti, negli Stati Uniti in soli due mesi per il coronavirus, secondo l'ultimo aggiornamento della John Hopkins University. Durante la guerra in Vietnam, in 20 anni, dal 1955 al 1975, morirono 58.220 americani di cui 47.343 in combattimento. I contagi hanno raggiunto quota 987.022.
Intanto si è diffusa la notizia che il presidente Usa, Donald Trump, in “oltre una dozzina di briefing classificati” preparati appositamente per lo Studio Ovale già a gennaio e febbraio, era stato avvisato dalle agenzie di intelligence sui rischi della diffusione del nuovo coronavirus, che però ha deciso di ignorare. A rivelarlo è il Washington Post, citando funzionari ed ex funzionari Usa.
Nei report giornalieri per il presidente, si tracciava la diffusione del virus, si avvertiva che la Cina stava minimizzando la minaccia, e “si prefigurava la prospettiva di catastrofiche conseguenze politiche ed economiche”.
Le stesse accuse al presidente vengono mosse anche da altre testate, come il New York Times, Politico e il Financial Times.