Esteri
Coronavirus, Burioni: "Si rischia la catastrofe. Non abbiamo cure o vaccino"
Secondo il noto virologo il numero dei contagi è più alto rispetto alle cifre ufficiali
Coronavirus, parla il Prof. Burioni: "Se una malattia ha il 3% di mortalità ed è molto diffusa è una catastrofe. La Spagnola nel 1918 ha avuto il 2% di mortalità. Ai seimila casi diagnosticati bisognerebbe aggiungere come minimo uno zero. Non abbiamo farmaci, non abbiamo vaccini”
Riguardo il tema del Coronavirus cinese il Prof. Roberto Burioni è intervenuto nel corso del programma "Genetica Oggi" condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.
Coronavirus, niente vaccino per un anno o comunque per molti mesi
"Spero di sbagliarmi ma non credo che il vaccino contro il coronavirus possa essere pronto entro un anno o comunque molti mesi. Ho la sensazione che questa epidemia dovremo affrontarla con quello che abbiamo. Non abbiamo farmaci, non abbiamo vaccini ma abbiamo la possibilità di fare diagnosi e noi in Europa dobbiamo mettere tutto il nostro impegno nell'ostacolare la diffusione".
Coronavirus, i rischi per gli italiani
"Il virus in Italia non c'è, quello che bisogna fare è non andare in Cina o in altre zone in cui il virus è presente e verificare le persone che tornano dai luoghi contaminati"
Coronavirus, i contagi sono molti più di seimila
"Riguardo i seimila casi questo è un numero che non sta nè in cielo nè in terra. Come minimo ci va un altro zero, come minimo. Dalla Cina non arrivano purtroppo dati attendibili. La mortalità del 3%, come detto da alcuni, sarebbe una mortalità altissima. Se una malattia ha il 3% di mortalità ed è molto diffusa è una catastrofe, non è poco, noi speriamo sia molto di meno. La Spagnola nel 1918 ha avuto una mortalità fra il 2 e il 3% Spero sia più bassa alla luce di tanti casi non diagnosticati e che sfuggono al controllo cinese”.
Coronavirus, non fidarsi dei consigli sull'omeopatia
"E' di oggi una comunicazione del governo indiano che consiglia l'omeopatia per contrastare l'infezione da coronavirus, questa volta non si scherza più, questa volta entra in gioco il darwinismo se qualcuno fa il cretino. Quello che ci può salvare la pelle è la scienza e nient'altro”.