Esteri

Coronavirus. Forti tensioni in Michigan contro le misure del Governatore dem

di Daniele Rosa

Di fronte al Municipio per protestare. Sono apparse anche pistole

Michigan, Ohio e Louisiana sono i tre Stati che hanno  fatto da apripista  alle forti proteste contro le misure prolungate del lockdown.

Ieri in Michigan centinaia di manifestanti, alcuni armati di pistole, hanno manifestato di fronte al Municipio di Lansin, capitale dello Stato.

Organizzati in un movimento chiamato ‘Michigan United for Liberty’ i manifestanti hanno tentato di entrare nell’edificio comunale ma sono stati fermati dalla polizia.

Allo stesso tempo si è aperta una battaglia di tipo costituzionale tra gli avvocati e il Governatore democratico, Gretchen Whitmer, in merito alle misure prese contro il Coronavirus.

Coronavirus.In piazza contro il lockdown prolungato

Usa: proteste in California contro la chiusura delle spiagge

In diverse citta' della California, negli Stati Uniti, si sono svolte manifestazioni per chiedere l'allentamento delle restrizioni contro la pandemia di Covid-19 e in particolare e' stata criticata la decisione del governatore Gavin Newsom di chiudere alcune spiagge. Le proteste hanno avuto lungo in almeno undici citta', tra cui la capitale Sacramento, nonche' San Francisco, Los Angeles e San Diego. Alcuni manifestanti sventolavano bandiere americane e portavano manifesti pro-trump. La maggior parte dei manifestanti non indossava mascherine ne' ha rispettato i distanziamenti di sicurezza. A Huntington Beach, a circa 55 chilometri a sud di Los Angeles, diverse migliaia di persone si sono radunate per denunciare l'ordinanza di Newsom di chiudere le spiagge locali a partire da venerdi' per evitare che si ripeta cio' che e' successo la scorsa settimana la folla si e' riversata sul litorale.

Per la seconda volta in due settimane i manifestanti, al grido di ‘Free Michigan’ e violando tutte le misure di social distancing, sono andati in piazza contro le misure ritenute troppo severe. Misure che hanno confinato in casa tutti i cittadini e chiuso tutte le attività commerciali non essenziali.

‘ E’ un atteggiamento da dittatura-ha detto uno dei capi della manifestazione-è vero che c’è un virus, ma non c’è ragione di chiudere tutto e a lungo. La Governatrice sta distruggendo il nostro Stato’.

In Michigan si sono avuti 41000 casi di contagio e 3700 vittime ma prolungare le misure di emergenza è sembrato a tanti un atteggiamento dittatoriale e anticostituzionale.

‘Ci sono molte famiglie che non sono state fortunate e non hanno ancora ricevuto un soldo degli aiuti promessi-ha confermato un manifestante-e non possono mantenere la famiglia per le misure banali che hanno calpestato i loro diritti’.

Il tentativo degli avvocati è di dichiarare incostituzionali alcuni provvedimenti del Governatore e di far riaprire velocemente le attività commerciali.

’Non possiamo permettere ancora a lungo-ha confermato Mike Shirkey, capo della maggioranza del Michigan in Senato-che una persona decida della vita di altre 10 milioni’.

Donald Trump in un tweet, anche se in maniera soft, ha dato  ragione ai manifestanti chiedendo al Governatore di trovare un accordo per far ripartire lo Stato.

Ma l’intransigente politica ha risposto con durezza e senza lasciare spazio ad alcuna trattativa ha dichiarato ‘Adesso non è il tempo della politica. Adesso è il tempo di fare le cose giuste. E cioè continuare a stare in casa, continuare lo stato di emergenza’.

Ma la tensione dei cittadini, preoccupati dalla mancanza di lavoro, ormai è altissima.