Esteri

Coronavirus in Africa e terrorismo non fermano elezioni in Mali: affluenza ko

Si è svolto regolarmente il secondo turno delle elezioni parlamentari nel paese del Sahel, area dove la minaccia jihadista è sempre più grande

Dopo le elezioni legislative in Corea del Sud di mercoledì 15 aprile, un altro paese è andato alle urne nonostante il coronavirus. Si tratta del Mali, paese dell'Africa del Sahel, area dove la minaccia jihadista è sempre più pressante. A differenza di quanto accaduto nel paese dell'Asia orientale, dove si è registrata un'affluenza da record, in Mali ha vinto l'astensionismo. Diversi seggi elettorali sono rimasti chiusi e l'affluenza è stata bassa anche (e soprattutto) nella capitale Bamako.

Per il primo turno, che si è tenuto lo scorso 29 marzo, ricorda Agenzia Nova, si è espresso meno del 13 per cento degli abitanti di Bamako contro l'85 per cento della regione settentrionale di Kidal. I cittadini erano chiamati a rinnovare i 147 membri del parlamento nazionale, in un voto rimandato piu' volte a causa della crisi di sicurezza in cui versa il paese dal 2012 e confermato a fine marzo dal presidente Ibrahim Boubacar Keita, nonostante l'emergenza sanitaria in corso a livello globale. 

Il tutto mentre il leader dell'opposizione Soumaila Cissé, leader dell'Unione per la Repubblica e la democrazia (Urd) è stato rapito a fine marzo e di lui non si hanno ancora notizie. I risultati saranno resi noti nei prossimi giorni.