Esteri

Coronavirus, l’Europa in piazza contro i lockdown “eterni”

di Daniele Rosa

Boris Johnson pensa ad una pena max di 10 anni per chi manifesta.

Un po’ di Europa ha manifestato con forza ieri contro i “lockdown” imposti per limitare l’epidemia da Coronavirus. Il livello di manifestazioni è stato così alto e diffuso che, nel Regno Unito, il primo ministro Boris Johnson starebbe pensando ad una nuova e controversa legge che vieti le proteste con la minaccia di una pena detentiva massima di 10 anni.

In Germania la polizia ha usato cannoni ad acqua, spray al peperoncino e manganelli sui 20000 manifestanti che protestavano a  Kassel, città nel centro della nazione.

Proteste dello stesso tipo e medesima dimensione si sono avute in Svizzera, Romania, Finlandia, Austria e Gran Bretagna.

In Germania in particolare i problemi sembrano essere due: il primo è rappresentante dallo sviluppo di una variante del Coronavirus che pare più contagiosa e dall’altra un elevato numero di novax che si muovono in senso contrario rispetto all’esigenza primaria del paese, che è quella di accelerare le vaccinazioni.

Purtroppo lo stop di tre giorni per controlli da parte di Ema del vaccino AstraZeneca ha aumentato la sfiducia nei confronti delle vaccinazioni di massa ed adesso il governo tedesco, più di ogni altro, deve riuscire a ridare la giusta fiducia alla sua popolazione di oltre 80 milioni di persone.

E la prima voce in questa direzione è stata quella della Cancelliera Angela Merkel che ha sostenuto a più riprese il motto di “vaccinare, vaccinare, vaccinare”.

Per la prima volta i tedeschi sembrano aver fallito nell’organizzazione rispetto ad altri paesi europei. Dopo un anno infatti solo l’8,5% dei tedeschi ha ricevuto la prima dose, una percentuale bassa rispetto ad altri paesi virtuosi come Stati Uniti, Regno Unito, Israele e persino Cile.

Nel Regno Unito il Governo di Boris Johnson era partito in maniera fallimentare. Subito dopo, però, dopo che il premier si era salvato dal Coronavirus, c’è stato un cambio di rotta con un forte “lockdown” e con la popolazione vaccinata con grande velocità. Nonostante ciò  migliaia di persone hanno partecipato,sabato, alle manifestazioni contro le chiusure a Londra. I manifestanti,  in marcia lungo Parliament Square, Oxford Street verso il centro a Whitehall, mostravano cartelli con : "Fear Westmonster, non il virus”, e" Smettetela di distruggere le vite dei nostri bambini”.

Ad Hyde Park, la polizia è stata costretta a ripiegare nei blindati presi a bottigliate dai manifestanti, la maggior parte senza mascherine.La polizia di Londra quasi 40 arresti.

Le proteste sono state contemporanee con la richiesta fatta al Ministro degli Interni da 60 membri del parlamento per allentare le restrizioni durante le manifestazioni. A causa del Coronavirus, è infatti illegale riunirsi in piazza a protestare.

Nella protesta si è scatenata però anche la rabbia per per il rapimento e la morte di Sarah Everard, una donna di 33 anni scomparsa all'inizio di questo mese mentre tornava a casa.

Il suo corpo è stato ritrovato una settimana dopo e un agente di polizia in servizio è stato accusato del suo omicidio.

Una portavoce del ministero dell'Interno ha detto "Mentre siamo ancora in una pandemia, continuiamo a esortare le persone a evitare raduni di massa, in linea con le più ampie restrizioni sul Coronavirus".

Ma il pugno di ferro non si ferma e nemmeno, sembra, le proteste in molti paesi europei.