Esteri
Coronavirus, Marta Grande (M5s): "Indagine internazionale? Sì, ma non alla Trump"
In arrivo, dopo un ciclo di audizioni, due risoluzioni sulla pandemia. Che cosa può succedere? Intervista alla presidente della commissione esteri della Camera
Nei prossimi giorni e settimane la commissione esteri della Camera si concentrerà sul tema della pandemia. Dopo una serie di audizioni, che per ora comprendono Maria Angela Zappia (rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite) e Ranieri Guerra (direttore aggiunto dell'Organizzazione mondiale della sanità) ma che potrebbero vedere coinvolte altre personalità, verranno votate due risoluzioni. Una presentata dalla maggioranza e una dalla Lega. Per capire meglio quello che può succedere, dopo un primo articolo, Affaritaliani ha intervistato Marta Grande del Movimento Cinque Stelle, presidente della commissione.
Marta Grande, ci spiega qual è la situazione tra queste due risoluzioni in arrivo in commissione esteri? E' vero che il Pd converge con la Lega?
Ma no, guardi, la situazione è molto semplice. C'è una risoluzione della maggioranza incentrata sulla cooperazione globale in ambito sanitario, pensata con l'intento di capire che cosa può fare l'Italia in un settore che, come purtroppo abbiamo visto con la pandemia da coronavirus, sarà sempre più fondamentale in futuro. A nostro parere la tutela della salute globale è il perno di uno sviluppo sostenibile e ci poniamo l'obiettivo di rafforzare la cooperazione globale in materia di risposta alle pandemie e per lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19.
E poi c'è una risoluzione della Lega.
La Lega ha presentato una risoluzione con un approccio e con impegni diversi che saranno certamente approfonditi.
Il Pd però si è detto disponibile ad assumere l'impegno a promuovere un'indagine internazionale sul coronavirus. Quel punto entrerà nella risoluzione di maggioranza?
E' certamente un aspetto che sarà molto approfondito durante le varie audizioni che abbiamo in programma a partire dalla prossima settimana. Sotto quell'aspetto non voglio dire che la Lega abbia sposato la linea Borrell e von der Leyen, ma quasi. Mi sento di poter dire che l'altro punto della risoluzione della Lega è invece molto politico e meno interessato a promuovere la cooperazione globale.
Che cosa cambia tra chiedere un'indagine internazionale sull'origine del coronavirus e il primo punto della risoluzione della Lega che chiede di accertare, cito, "la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità dei singoli Paesi coinvolti e della stessa Organizzazione mondiale della sanità sotto il profilo della tempestiva comunicazione dei fatti accertati alla comunità internazionale e della congruità delle poche misure raccomandate rispetto alla gravità della situazione"?
Il secondo punto della risoluzione della Lega è molto diverso, perché vi si chiede di “adottare iniziative per l’elaborazione di un indirizzo unitario dell’Unione europea, da sostenere in ambito internazionale, in materia di gestione delle emergenze epidemiologiche, con l’obiettivo di pervenire all’elaborazione di linee guida comuni cui attenersi in futuro" in occasione di nuove pandemie. Mi pare evidente che le due richieste siano molto diverse. Quest'ultima è un invito alla cooperazione globale, la precedente è più un'accusa rivolta, sulla scia di Donald Trump, verso un singolo paese e un'importante organizzazione internazionale.
Ma il Movimento Cinque Stelle è d'accordo sull'assumere la richiesta di un'indagine internazionale, insomma la linea Borrell?
Se sarà fatta in uno spirito di cooperazione globale sì. Una volta che la crisi pandemica sarà terminata credo che andrà approfondito quello che è successo. Ribadisco, non per accusare, ma per capire come affrontare nel migliore dei modi la prossima emergenza. Tengo a sottolineare che le due cose sono molto diverse, perché se no si rischia di mettere tutto insieme in maniera superficiale e far passare il messaggio che si indaga o si è contro un determinato paese. Noi non siamo contro nessuno, va semmai compreso come cooperare al meglio a livello globale in frangenti come quello che stiamo purtroppo vivendo.
Ritiene che il dibattito su questi argomenti possa creare divisioni in schieramenti opposti, per esempio tra pro Cina e pro Stati Uniti?
In questo caso credo che la Lega si muova non tanto per logiche interne ma per seguire la linea trumpiana. Dispiace che avvenga spesso questa polarizzazione tra chi è pro e chi è contro. E' una logica che non fa bene a nessuno, soprattutto su temi come questi sul quale servirebbe il contributo di tutti. In generale, credo sia giunto il momento di semplificare meno e andare più nel merito delle cose.