Esteri
Coronavirus, Spagna in stato di allarme.La Grecia chiude bar, negozi, Acropoli
Impennata di contagi da coronavirus in Spagna, sale anche il numero dei morti. In Grecia il governo gioca d'anticipo
Salgono i casi di coronavirus in Spagna
Sono 120 i morti da coronavirus in Spagna, dove ieri se ne contavano 84. Salgono anche i contagi, 1000 in più di ieri, che portano i casi totali a oltre 4000. Il premieri spagnolo, Sanchez, ha emanato lo stato d'allerta nazionale, che consente al governo centrale di gestire la situazione, invece di lasciare le iniziative nelle sole mani delle autonomie locali. Fermi pub, ristoranti, bar, anche a Madrid, che da domani metterà un freno anche alla tipica movida.
Coronavirus, decretato lo stato d’allerta nazionale
Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha decretato lo stato di allarme nazionale per arginare la diffusione del nuovo coronavirus. Dopo solo un giorno in cui il capo dell'esecutivo si era limitato ad approvare alcune misure economiche e formulare raccomandazioni ai cittadini e alle comunità autonome, la strategia è cambiata e ora viene presa la decisione di centralizzare il processo decisionale e adottare misure per limitare i movimenti dei cittadini
Lo stato di allarme, previsto dall'articolo 116 della Costituzione, è il più lieve dei tre che possono essere applicati in situazioni di emergenza: seguono l'emergenza e l'assedio. Viene inizialmente applicato per un periodo di 15 giorni che può essere prorogato dal Congresso dei deputati. Fino ad ora, era stato applicato una sola volta in una democrazia, con José Luis Rodríguez Zapatero nel 2010, durante la crisi del controllo del traffico aereo.
Con lo stato di allerta, il governo assume il processo decisionale per affrontare la crisi e adottare diverse misure tra cui: limitare il movimento o la permanenza di persone o veicoli in orari e luoghi specifici; requisire temporaneamente ogni tipo di merce e imporre prestazioni personali obbligatorie; intervenire e occupare temporaneamente industrie, fabbriche, officine, fattorie o locali di qualsiasi natura, ad eccezione delle case private; limitare o razionare l'uso di servizi o il consumo di beni di prima necessità; ed emettere gli ordini necessari per garantire la fornitura dei mercati e il funzionamento dei servizi e dei centri di produzione.
Coronavirus, Madrid ferma la movida
L'emergenza coronavirus ferma anche la movida di Madrid. Da domani resteranno chiusi bar, discoteche e ristoranti della capitale spagnola. È l'edizione online del quotidiano El Mundo a dare notizia delle ultime disposizioni delle autorità di Madrid. Qui si contano 40 morti a causa del coronavirus e i casi di infezione sono arrivati a quota 2.000.
Coronavirus: Grecia chiude bar, negozi e Acropoli
Anche la Grecia sta registrando un aumento dei casi di contagio, saliti a 190, e ha deciso di chiudere bar, ristoranti, palestre, centri commerciali, musei e siti archeologici, inclusa l'Acropoli. L'annuncio è stato dato poco fa dal virologo Sotiris Tsiodras per conto del ministero della Salute. Gli uffici pubblici resteranno aperti, per ora, ma gli impiegati lavoreranno a turni alterni, per evitare affollamenti. Queste nuove misure restrittive seguono quella, presa nei giorni scorsi dal governo, di chiudere tutte le scuole.