Esteri

Coronavirus, tensione alle stelle:rissa sfiorata fra Trump e reporter asiatico

Usa, tensione diffusa in tutti gli Stati: riluttanza nei confronti del lockdown ed economia a picco

Coronavirus, Trump: scontro verbale con un reporter di origini asiatiche

Nervosismo diffuso negli Stati Uniti. A partire dalla Casa Bianca e passando per il Michigan dove la governatrice Dem Gretchel Whitmer ha ricevuto violente minacce di morte per aver prorogato il lockdown a causa dell’epidemia. È solo uno dei tanti episodi che evidenziano la riluttanza degli americani nei confronti di una misura di contenimento “all’italiana”. Nervi tesi anche per Il presidente Donald Trump che durante la conferenza stampa nel giardino delle Rose della Casa Bianca dopo un duro scontro verbale con una reporter della Cbs di origini asiatiche, ha improvvisamente interrotto l'incontro. La giornalista, Weijia Jiang, aveva chiesto al tycoon perché paragona sempre il numero di test sul coronavirus effettuati negli Usa rispetto agli altri Paesi quando in America si registrano tanti decessi. Il tycoon le ha risposto di chiederlo alla Cina e la reporter gli ha domandato se questo avesse a che fare in modo specifico con la sua etnia. "Non mi riferisco in modo specifico a nessuno - ha ribattuto Trump - direi la stessa cosa a chiunque facesse domande cattive come questa".

Coronavirus, minacce linciaggio contro governatrice Michigan

Il clima avvelenato che si vive in questo momenti ha inevitabilmente dei risvolti violenti come le minacce di morte contro la governatrice del Michigan, Gretchel Whitmer che ha allungato il lockdown per il coronavirus. "Decine di persone hanno chiesto la sua impiccagione", rivela il Detroit Metro Times che ha scoperto su Facebook appelli inquietanti contro Whitmer​. "O il presidente Donald Trump manda qui l'esercito o ci sarà presto un linciaggio di mezzanotte a Lansing", avrebbero scritto. E ancora: "Abbiamo bisogno di un bel linciaggio vecchio stile per scuotere il Capitol". Le minacce suonano particolarmente allarmanti in vista della nuova marcia di protesta nella capitale del Michigan contro il governatore programmata per giovedì.

Coronavirus, dazi Usa-Cina: Trump esclude di rinegoziare un accordo commerciale 

Coronavirus, decessi Usa ultime 24 ore sotto 900 

Per il secondo giorno consecutivo sono stati meno di 900 i decessi negli Stati Uniti per il coronavirus. Emerge dall'ultima rilevazione di Johns Hopkins. I nuovi casi Usa di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore sono 830 mentre i decessi hanno superato quota 80.000 (80.352). Domenica i morti erano stati 776, il livello più basso dallo scorso marzo. Il timore è che con le riaperture la curva dei contagi e dei decessi possa tornare a salire. I contagi totali negli Usa sono saliti a 1.346.723.

Coronavirus, a Times Square l''orologio della morte' di Trump

Mentre negli Stati Uniti il numero dei decessi per il coronavirus supera 80.000, a Times Square il documentarista e attivista Eugene Jarecki, due volte vincitore del Sundance Film Festival, fa installare il "TrumpDeathClock", l'orologio della morte di Donald Trump per contare le vittime addebitabili alla Casa Bianca per la sua incapacità di gestire la crisi. Jarecky, in un blog, sostiene che il 60% dei morti si sarebbero potuti salvare la se la risposta dell'amministrazione non fosse stata così inadeguata. Il "TrumpDeathClock" è immediatamente diventato un hashtag sui social.

Il presidente Donald Trump esclude - al momento - di rinegoziare l'accordo commerciale con la Cina. E' quanto ha affermato rispondendo ai giornalisti durante la sopra citata conferenza stampa nel giardino nelle Rose alla Casa Bianca. "Per nulla, neanche un po'", ha risposto Trump sulla possibilità di rinegoziare la "fase 1" dell''accordo commerciale con la Cina, dopo che questa ipotesi è sollevata da alcuni funzionari di Pechino. "Non sono interessato - ha rimarcato - ho sentito anche io questa cosa. Vorrebbero riaprire le negoziazioni per rendere l'accordo a loro più favorevole".

Coronavirus, Fauci al Senato: "Rischio morti inutili"

Torna sotto i riflettori Anthony Fauci, il virologo della task force della Casa Bianca sul coronavirus, che oggi sarà ascoltato in audizione in Senato, rigorosamente in remoto. Secondo le anticipazione del New York Times, il massimo esperto di malattie infettive in America, diventato un'icona pop anche per le sue prese di distanza rispetto a Donald Trump, lancerà un duro monito sulla ripresa dall'attività economica che rischia, se troppo rapida, di provocare "morti e sofferenze inutili". Fauci sarà uno dei quattro esperti ascoltati oggi al Senato, in commissione Sanità, lavoro e pensioni (Hlp). Sarà il primo a prendere la parola, alle 10 di Washington, le 16 in Italia.

Seguiranno poi le testimonianze di Robert Redfield, direttore dei Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), di Stephen Hahn, commissario della Food and Drug Administration (Fda) e di Brett Giror, assistente segretario del dipartimento della Sanità. "Il principale messaggio che intendo passare alla commissione Hlp del Senato è il pericolo di cercare di riaprire il paese in modo prematuro", ha anticipato in un'email Fauci. "Se si saltano i passaggi dei controlli previsti dalle linee guida per 'riaprire l'America' allora si rischia il pericolo di diversi focolai nella nazione. Questo comporterà non solo sofferenza e morti inutili ma di fatto rallenterà anche il nostro tentativo di tornare alla normalità". Il riferimento di Fauci è alle linee guida dell'amministrazione dove si prevedono, per le riaperture, una traiettoria al ribasso dei casi per almeno due settimane e controlli serrati sugli asintomatici e tra le categorie più vulnerabili. Molti Stati Usa stanno riaprendo senza rispettare questi criteri. L'ultima testimonianza di Fauci in Congresso risale allo scorso marzo, prima del lockdown in America.

Coronavirus, Usa: entro domenica riaperture parziali in 48 Stati

Almeno 48 dei 50 Stati confederati degli Usa riapriranno parzialmente entro la fine di questa settimana, secondo un conteggio della Cnn. Il grado e la velocità delle riaperture varia da Stato a Stato: in Idaho, per esempio, il 90% del business può riaprire, seguendo linee guida per particolari situazioni come i luoghi di culto. Lo Stato di New York, il più colpito dall’epidemia di Covid-19, la maggior parte dell’economia rimane ferma, ma venerdì potranno riprendere le attività a basso rischio, come quelle legate al giardinaggio. Gli ultimi due Stati, Massachussetts e Connecticut, hanno indicato piani per una prima parziale, riapertura la prossima settimana, con date ancora soggette a possibili cambiamenti.