Esteri

Cosa c'è dietro l'invasione russa dell'Ucraina? Putin spiegato dai giapponesi

di Antonio Amorosi

Come si ferma il conflitto. Sul The Japan News la spettacolare intervista al professor Ikuo Kameyama, esperto di cultura russa mentre i media Occidentali...

La cultura euro-asiatica come base russa. Gorbaciov e la giustificazione dell’occupazione della Crimea


Anche l'ex presidente sovietico Gorbaciov incontrato a Mosca, alla fine del 2014, legittimò la scelta di Putin di occupare la Crimea nell'Ucraina meridionale, sorprendentemente agli occhi di Kameyama. Gorbaciov nell’incontro-intervista aggiunse: “Mi dispiace che non abbiamo preso un impegno scritto sull'espansione verso Est della NATO". 

La forzatura americana di spingere l'Ucraina verso l'Europa e la NATO è vissuta come una palese insidia per Putin e per l'identità nazionale russa. Per quanto la società post Unione Sovietica sia stata trasformata da un'ondata di globalismo e di consumismo e lo stile occidentale si sia amalgamato con quello russo occorre ricordare che fin dai tempi antichi i russi credono che la libertà individuale possa essere mantenuta solo se la società nel suo insieme è stabile. Un’idea dell’individualità particolare e che ben si iscrive nel credo del neo-Eurasiatismo. In relazione a quest’idea il professor Kameyama cita lo scrittore Dostoevskij e i suoi paradossi sulla natura ambigua dell’uomo ma ancora di più il substrato istintivo che pone la cultura russa del neo-Eurasiatismo in contrasto con il globalismo: la perdita dell’ordine nei rapporti tradizionali può portare a un disordine sociale incontrollabile, soprattutto nella società russa.
Bisogna in questo senso capire che per Putin perdere l'Ucraina, a cui la storia russa è indissolubilmente legata tra conflitti violenti e cammini comuni, significa portare l'identità russa al collasso così come alla crisi per la sua stessa base ideologia e politica.

Nessun cittadino russo che ha ricevuto il racconto delle esperienze strazianti della seconda guerra mondiale ha accolto in queste ore favorevolmente l'invasione dell’Ucraina. Non c'è stato entusiasmo nella società russa, sebbene Putin abbia affermato che l'obiettivo era salvare i connazionali in Ucraina. Ma non c’è neanche un’opposizione perché le idee diffuse nella società sono quelle del neo-Eurasiatismo.
Il problema fondamentale è che il mondo Occidentale continua a non capire la cultura russa e cosa c’è dietro il comportamento di Putin. In più mette in piedi una narrazione che non esiste. 


Conclude così il professor Kameyama: “Poiché la situazione attuale è direttamente correlata alla visione del mondo della Russia, è difficile per il mondo esterno rivolgersi alla Russia per risolvere le questioni. È mia sincera speranza che la Russia si allontani da idee vecchie e superate e mostri un atteggiamento di riconciliazione nei confronti dell'Ucraina e del mondo”. Parola lapidarie che danno il polso della nostra impreparazione e del caos che il conflitto Ucraino può scatenare.

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