Esteri

Dall'Olanda la nuova ondata anti-Ue: boom del partito degli agricoltori

di Vincenzo Caccioppoli

Il partito nato nel 2019 fa leva sul grande malcontento dei settori produttivi per le politiche green dell'Ue, giudicate troppo radicali

E ad approfittarne è il nuovo partito degli agricoltori il BBB (BoerBurgerBeweging), che ormai viene considerato come il primo partito nazionale, dopo l'exploit realizzato alle ultime elezioni amministrative del marzo scorso. Secondo alcuni Rutte, che pare sia orientato a lasciare la politica, avrebbe volontariamente fatto precipitare le cose, resosi conto delle sempre più difficili condizioni in cui era costretto a governare.

Il suo attivismo a fianco della premier italiana Giorgia Meloni, che ha seguito con la presidente della commissione europea Von Der Leyen, è sembrato quasi come un ultimo tentativo di lasciare il segno su un percorso politico arrivato ormai ai titoli di coda. Ed ora per l’Olanda si apre una nuova fase di grande incertezza, che potrebbe avere ripercussioni anche sulle prossime importanti elezioni europee del 2024.

Il partito degli agricoltori del BBB, che si sta trasformando da fenomeno populista e di costume in un partito con un programma ben preciso, che potrebbe anche allargarsi ad altri paesi e che fa leva sul grande malcontento che molti settori produttivi a cominciare da quello dell’agricoltura, della pesca e della silvicoltura, verso la politica green troppo ideologica e radicale, portata avanti dal vicepresidente della commissione il socialista Frans Timmermans.