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Dante in Giappone, da Go Nagai alla Commedia in giapponese: tutti gli eventi

Vicino oriente: notizie e tendenze dal mondo giapponese | Per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri anche Tokyo promuove numerosi eventi culturali

Dante Alighieri viene celebrato a 700 anni dalla morte non solo in Italia ma in tutto il mondo, perché quello che ha donato alla letteratura ha costituito le fondamenta della cultura italiana ma anche i mattoni portanti di numerose altre culture al mondo, anche inaspettate, tra cui, appunto, quella giapponese.

In realtà, la fama di Dante arriva in Giappone abbastanza tardi, con l’era Meiji (1868-1912), quando le riforme imperiali aprono il paese all’occidente, permettendo scambi culturali reciproci. Il primo ad accennare al poeta italiano è Mori Ōgai, medico romanziere vissuto a cavallo dei due secoli, che, dopo aver letto la Divina Commedia in traduzione tedesca durante i suoi studi a Lipsia, ne parla nei suoi Diari della Germania.

Da lì le riprese letterarie diventano numerose, in prosa e in poesia, da parte di artisti e letterati contemporanei che elaborano elementi derivanti soprattutto dalla Commedia, ma non solo, nelle proprie opere letterarie, in prosa e in poesia, figurative e cinematografiche.

Dante, i manga e Go Nagari

go nagai
 

L’influenza di Dante raggiunge anche i manga, e in questo senso il primo nome da fare è quello di Go Nagari, famoso nel mondo soprattutto per aver creato Mazinga Z, ma conosciuto in patria e nel settore come grande innovatore: suo è infatti Mao Dante, del 1971, manga ispirato alla Divina Commedia dell’Alighieri illustrata da Gustave Doré.

È proprio per celebrare il poeta che, per la prima volta in Italia, avrà luogo un’inedita mostra digitale, promossa da Comitato Nazionale del ministero della Cultura, Romics, Festival Internazionale del fumetto, animazione, cinema e games, dal titolo Dante attraverso l’immaginario artistico di Go Nagai.

Nagai porta all’attenzione del pubblico dei manga, non solo giapponese e non solo italiano, un universo complesso come quello dantesco, offrendo in mostra trenta tavole originali tratte da Mao Dante, Devilman (Debiruman), del 1972, e La Divina Commedia 1994.

Nelle sue opere a fumetti Nagai approfondisce tematiche religiose, la rappresentazione degli inferi, degli esseri demoniaci, il rapporto tra bene e male. Un lavoro che trova pieno compimento nella Divina Commedia. Il percorso si articolerà tra la scelta dei più significativi canti danteschi e le più suggestive rappresentazioni visive dell’autore a livello stilistico e narrativo. Un’occasione per immergersi nelle tavole di Nagai, conservate negli archivi Dynamic in Giappone, appositamente riportate alla luce per questa eccezionale mostra, che sarà fruibile gratuitamente dal sito www.romics.it dal 25 marzo al 30 aprile 2021. Ad accompagnarla un incontro speciale, con la partecipazione da remoto dei curatori della mostra, Sabrina Perucca, direttore artistico di Romics; Enrico Fornaroli, storico ed esperto di fumetti e manga e direttore dell’Accademia di belle arti di Bologna fino al 2020, e dello stesso maestro Go Nagai.