Esteri
Dazi, è guerra anche dentro l'amministrazione Trump. Musk attacca Navarro: "Più stupido di un sacco di mattoni"
Scontro totale tra il patron di Tesla e il consigliere al Commercio del presidente

Donald Trump e Elon Musk


Dazi, la guerra è totale: scontri anche all'interno della Casa Bianca
La guerra commerciale sta provocando anche un durissimo scontro interno nell'amministrazione Trump. Il clima alla Casa Bianca si fa sempre più teso. Ieri è andato in scena il botta e risposta tra due delle figure più vicine al tycoon. Si tratta del patron di Tesla Elon Musk e il consigliere al Commercio Peter Navarro, vale a dire l'ideatore dei "dazi mondiali". Musk, che è contrario ai dazi, ieri ha usato il suo account X seguito da 219 milioni di utenti per insultare Navarro chiamandolo "cretino". E aggiungendo: "È più stupido di un sacco di mattoni". L’attacco di Musk - riporta La Repubblica - era arrivato dopo che il consigliere commerciale di Trump, in un'intervista, aveva detto del miliardario sudafricano: "Abbiamo capito tutti, e lo hanno capito anche gli americani, che Elon è un produttore di auto, anzi, un assemblatore, e cura i propri interessi".
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Musk si è infuriato e ha ricordato a Navarro che Tesla è in realtà la casa automobilistica con più veicoli prodotti in America. Alla Casa Bianca è in corso un tentativo per evitare l’implosione del governo e di calmare il Partito repubblicano, i cui big al Congresso sono stati ricevuti da Trump. Nell’incontro allo Studio Ovale, ieri, - prosegue La Repubblica - gli hanno ricordato che anche i suoi grandi finanziatori sono frustrati. Uno di questi, il re degli hedge fund Bill Ackman, ha chiesto la sospensione di 90 giorni dei dazi e accusato il segretario al Commercio Lutnick di voler speculare sul collasso americano.
L’introduzione del 25 per cento di dazi sulle importazioni di auto dall’estero ha fatto aumentare la tensione dentro e fuori dalla Casa Bianca. Le compagnie straniere hanno smesso di spedire auto verso gli Stati Uniti. In Canada e Messico hanno chiuso i primi stabilimenti, in Michigan molti lavoratori sono stati mandati a casa.