Esteri

Germania, Ostalgie più forte che mai. Viaggio tra chi rivuole la Ddr


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


C'è la Germania di Angela Merkel e di Wolfgang Schaeuble. La Germania dell'austerità che detta condizioni e diktat non solo alla Grecia ma a tutti i paesi dell'Eurozona (Italia compresa). Ma c'è anche un'altra Germania. Oltre il confine, o meglio l'ex confine tra Ovest ed Est, quella Germania comunista nella quale la Merkel è cresciuta. Il mito della DDR, l'Ostalgie (la nostalgia per l'est) vive ancora oggi, nel 2015. Sono numerosissimi i locali a Berlino Est, a Dresda, Lipsia e in tutte le città orientali dove si rivive l'atmosfera e il clima del socialismo reale. E' quasi diventato un mito, oltre il tempo. Un mito che ha cancellato, o voluto rimuovere, la Stasi (la polizia segreta) e la parziale mancanza di libertà. Ma nella ricca Germania di oggi, specie all'Est, almeno il 20 per cento della popolazione vive in condizioni di povertà. Non a tutti il capitalismo e la cura da cavallo di Schroder dei primi anni Duemila, che è costata molti soldi ai wessis (i cittadini dell'ex Germania occidentale), ha portato soldi e benessere. Sono in molti, non solo anziani, a rimpiangere il lavoro per tutti, quel senso di uguaglianza che c'era nella DDR. Un sondaggio recente ha dimostrato che tra gli ossis (i cittadini dell'ex Germania orientale) quasi il 40% afferma che prima della caduta del Muro di Berlino, tutto sommato, non si viveva male. E addirittura il 13% rimpiange quel Muro, la divisione e l'occupazione sovietica. Questa è una Germania (reale) che la Merkel e Schaeuble, nell'era dell'euro, vogliono nascondere e negare. Ma basta andare ad Alexanderplatz, ex centro di Berlino Est, per vedere quanti ancora oggi si danno appuntamento sotto l'orologio del Tempo del Mondo, proprio come accadeva all'epoca della quanto mai rimpanta (per alcuni, certo non per tutti) DDR.