Esteri

Elezioni Mongolia, ex presidente Kirghizistan, Mr. Pinduoduo:pillole asiatiche

di Lorenzo Lamperti

Mercoledì 24 giugno si vota per le legislative nel paese asiatico. Condannato l'ex presidente Atambayev a Bishkek. Huang Zheng più ricco di Jack Ma

ELEZIONI IN MONGOLIA - Mercoledì 24 giugno in programma le elezioni legislative in Mongolia. Verranno eletti i 76 membri del Grande Hural di Stato, il parlamento unicamerale del paese, dove al momento il Partito del Popolo (di ispirazione socialista) detiene una maggioranza schiacciante di 65 seggi, dopo aver passato quattro anni dal 2002 al 2016 all'opposizione. Questo prima del flop del 2016 del Partito Democratico, che esprime comunque il presidente ininterrottamente dal 2009, prima con Tsakhiagiin Elbegdorj e poi con l'attuale capo di Stato Khaltmaagiin Battulga, il cui mandato scade nel 2021, quando sono in agenda le elezioni presidenziali. Ai nastri di partenza ci sono 13 partiti e oltre cento candidati indipendenti e ci sono diverse speranze di "cambiamento", o quantomeno di una rappresentatività più compiuta di quella della legislatura uscente, che conta solo 1 seggio del Partito rivoluzonario popolare e 1 indipendente oltre a quelli dei due partiti principali. Tra le novità un secondo partito verde (ce n'è già un altro), un partito nazionaldemocratico e uno "della madrepatria". La Mongolia è uno dei tanti paesi asiatici ad aver contenuto (o prevenuto) al meglio la pandemia da coronavirus, tanto che al momento conta solo 215 contagi ufficiali e nessun decesso. Questo anche grazie agli innegabili vantaggi geografici con una bassissima densità di popolazione, nonostante a Ulan Bator cerchino di associare il successo sanitario con la figura quasi mitologica di Gengis Khan.

KIRGHIZISTAN, ATAMBAYEV CONDANNATO A 11 ANNI - L'ex presidente del Kyrgyzstan, Almazbek Atambayev, è stato condannato a 11 anni e due mesi di carcere per corruzione. Atambayev, in carica dal 2011 al 2017, è stato privato dell'immunità di cui avrebbe dovuto godere come ex presidente per la gravità delle accuse, secondo le quali avrebbe fatto scarcereare illegalmente il boss della malavita Aziz Batukayev. Il tribunale ha disposto anche la confisca delle sue proprietà, tra cui diversi appezzamenti di terra, cinque auto, quattro compagnie che gli appartenevano e quote in diverse banche del Kirghizistan. Il caso di Atambayev ha scosso per molto tempo la politica e non solo del paese dell'Asia centrale. I sostenitori di Atambayev ritengono che dietro le accuse e la condanna abbia giocato un ruolo lo scontro tra l'ex capo di Stato e il suo successore  Sooronbai Jeenbekov. C'erano stati anche scontri tra polizia e sostenitori di Atambayev in occasione dell'arresto, avvenuto dopo un primo tentativo fallito nell'agosto 2019 con l'azione delle forze speciali nella sua villa vicino alla capitale Bishkek.

MR. PINDUODUO DIVENTA IL 2° UOMO PIù RICCO DI CINA - Huang Zheng, fondatore e CEO di Pinduduo, è diventato il secondo uomo più ricco di Cina, con un patrimonio netto di 45,4 miliardi di dollari. Risultato raggiunto con lo sviluppo di una piattaforma di e-commerce che è molto diffusa non solo nelle megalopoli cinesi ma anche nelle province e nelle aree rurali, grazie a una politica di prezzi altamente vantaggiosa. Dal suo lancio nel 2015 ha conquistato un successo dopo l'altro, fino a diventare l'app con il maggior tasso di fidelizzazione. Nella classifica di Forbes, Huang Zheng ha superato il mostro sacro Jack Ma (il fondatore di Alibaba). Al primo posto resta Pony Ma, fondatore e ceo di Tencent.