Esteri
Elezioni Francia? Non solo, si vota anche in Slovenia. E l'Ue può spaccarsi
Tutti parlano di Marine Le Pen, ma domenica si va alle urne anche nel paese balcanico. Una vittoria del trumpiano Jansa può ampliare le divisioni europee
Perché la vittoria di Jansa può incrinare la compattezza Ue di fronte alla Russia (e non solo)
Jansa, che è fidato amico di Orban, è anche un fan sfegatato di Trump. Proprio ora, dopo la guerra in Ucraina, che Biden cerca di rilanciare la partnership tra i due storici alleati delle due sponde dell'Atlantico, dopo i lunghi anni di latitanza (se non ostilità) del tycoon newyorkese, Jansa potrebbe alimentare la voce in realtà mai perduta dai sovranisti dei vari paesi europei.
Negli scorsi mesi, Jansa si è schierato a fianco dell'Ungheria dopo l'imposizione della legge per impedire la rappresentazione di persone Lgbt+ nei contenuti destinati ai minori. Una legge criticata da tutte le istituzioni europee e dalla maggior parte dei leader europei, ma non da Jansa, che parla invece di un'imposizione di punti di vista estranei da parte dei paesi occidentali. Musica per le orecchie di Orban e non solo, anche per gli italiani Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che nei mesi scorsi hanno peraltro firmato la cosiddetta "carta dei valori" dei sovranisti europei insieme ad altri partiti dei vari paesi membri, tra cui i belgi del Vlaams Belang, il Pis polacco, il Fpoe austriaco e il Rassemblement national di Marine Le Pen.
La sponda di Jansa potrebbe aiutare il programma dei sovranisti europei, i cui punti includono politiche a difesa della famiglia tradizionale, stop all’immigrazione di massa, priorità dello stato-nazione che deve poter "esercitare i legittimi poteri sovrani" contro un "super-stato Ue", contro l’"attivismo moralista" che vuole "imporre un monopolio ideologico". Tra l'altro l'Ue è in polemica con la Slovenia di Jansa da tempo, in particolare sullo stato di diritto, la cooperazione con la Procura europea e la libertà di stampa, sempre più sotto attacco in Slovenia. In risposta alle critiche, Jansa non ha risparmiato repliche anche dure: "Non dobbiamo nulla all'Ue. Abbiamo combattuto per la nostra libertà e democrazia 30 anni fa", ha spesso rivendicato il premier sloveno.
Il mondo e l'Europa guardano con attenzione a quanto accadrà in Francia la prossima domenica. Ma non è da sottovalutare nemmeno quanto accadrà in Slovenia.
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