Esteri

Elezioni Tagikistan 2020, il regno Rahmon si rafforza. E lui vede Wang

Il partito del presidente Rahmon conquista senza problemi le elezioni legislative del Tagikistan. E lui riceve subito il consigliere di Stato cinese Yang

Emomalī Rahmon rafforza la sua presa su Dushanbe. Non che ci fossero molti dubbi, sull'esito delle elezioni legislative Tagikistan 2020. E i pronostici sono stati rispettati. Il Partito democratico del popolo del presidente Rahmon, al potere dall'ormai lontano 1994 dello Stato dell'Asia Centrale, ha conquistato il 50,4 per cento dei voti, che corrispondono a 51 dei 63 seggi del parlamento tagiko. Il Partito delle Riforme Economiche ha conquistato il 16,61 per cento dei voti, con l'Agrarian Party appena dietro al 16,5 per cento. RIescono a entare in Assemblea anche il Partito Socialista col 5,15 per centro, il DPT col 5,1 e il Partito Comunista con il 3,1 per cento.

Dieventa rilevante, ancor più degli attesi risultati, quanto è successo immediatamente dopo, con Rahmon che conferma l'allineamento alla Cina. A conteggio delle schede non ancora concluso, infatti, il presidente del Tagikistan ha incontrato Yang Jiechi, consigliere di Stato e direttore dell'Ufficio della Commissione Affari esteri del Comitato centrale del Partito comunista cinese (Pcc). Sul tavolo il rafforzamento dei progetti, già esistenti, nell'ambito della Belt and Road Initiative di Pechino. Il Tagikistan occupa una posizione geostrategica di alta rilevanza, confinando con Uzbekistan, Afghanistan e Cina. Un'importanza che si scopre vedendo anche gli ultimi appuntamenti diplomatici. Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha recentemente visitato l'Asia centrale per provare a contenere l'influenza di Pechino. Missione complicata.