Esteri

Elezioni WTO, due le candidate ma decisione rinviata. Si aspetta Biden?

di Luca Sebastiani

Ancora nessuna decisione tra la candidata nigeriana e quella sudcoreana

L’Organizzazione Mondiale del Commercio doveva tenere una riunione oggi, 9 novembre, con l’obiettivo di eleggere il nuovo direttore generale, ma l’incontro è stato rinviato a data da destinarsi.

Dopo mesi di dibattiti e discussioni sono due le figure arrivate “in finale” per giocarsi la carica più importante, dopo le dimissioni dell’ex direttore generale Roberto Azevedo nel maggio scorso. Da una parte c’è Ngozi Okonjo-Iweala, ex ministra delle Finanze della Nigeria e candidata favorita alla vittoria, mentre a sfidarla c’è la ministra del Commercio della Corea del Sud, Yoo Myung-Hee. Quest’ultima sembra essere sostenuta dagli Stati Uniti, i quali hanno di fatto fermato l’elezione di Okonjo-Iweala, ponendo il loro veto. Questo perché, secondo Washington, la candidata nigeriana, appoggiata dalla maggioranza dei 164 paesi membri, ha avuto un atteggiamento troppo conciliatorio nei confronti della Cina.

In teoria per eleggere il nuovo direttore generale serve il consenso di tutti i paesi della WTO ma in pratica questa norma potrebbe essere aggirata da una votazione a maggioranza. Votare però un candidato non sostenuto dagli Stati Uniti, prima potenza mondiale, non è una pista realmente percorribile. I rapporti tra Washington e l’Organizzazione con sede a Ginevra, infatti, sono piuttosto tesi e hanno subito un peggioramento nei quattro anni di amministrazione del presidente uscente Donald Trump.

Proprio la vittoria di Joe Biden che, salvo battaglie legali, sarà il nuovo presidente statunitense, potrebbe essere stata la motivazione del rinvio della decisione in seno alla WTO. Nonostante la diffidenza interna americana nei confronti dell’Organizzazione (e ultimamente nel multilateralismo) la speranza è che Biden inauguri una stagione diversa, fondamentale anche per indicare finalmente il nuovo capo della WTO.