Esteri
Europee, boom del Brexit Party. A maggio nuovo schiaffo all'Europa
Nigel Farage ad Affaritaliani.it: "May e Corbyn hanno tradito il popolo"
Il 23 maggio (nel Regno Unito si vota infatti sempre di giovedì e non di domenica) potrebbe esserci un altro schiaffo all'Unione europea e un'altra clamorosa vittoria della Brexit dopo quella inattesa del 23 giugno 2016 che segnò la vittoria del 'leave' sul 'remain'. Ormai è quasi certo che la Gran Bretagna parteciperà alle elezioni per il prossimo Parlamento europeo a seguito del probabile accordo Londra-Bruxelles sull'allungamento dei tempi per rendere effettiva l'uscita dall'Ue. E Oltremanica circolano già i primi sondaggi su come potrebbero finire le votazioni. Le primissime stime apparse sui media britannici - per il momento si tratta ancora di tendenze - sono clamorose: il Brexit Party, la nuova formazione politica lanciata da Nigel Farage, potrebbe raccogliere tutti i delusi per il mancato addio all'Europa (il termine era il 29 marzo scorso) e diventare il primo partito con il 24-26%. Il Brexit Party ruberebbe consensi ai due principali partiti del Regno Unito, con i Conservatori del primo ministro Theresa May in calo al 18-20% superati addirittura dai Laburisti di Jeremy Corbyn al 21-23%. Buon risultato potrebbero ottenere i Liberaldemocratici (schierati a favore della permanenza nell'Unione) accreditati al momento del 10-12%. Ancora meglio però potrebbero fare i Verdi, che chiedono un secondo referendum, attualmente attorno all'11-13%. Lo Scottish National Party (il Partito Nazionalista Scozzese pro-Ue) si confermerebbe sul 4-6%, mentre crollerebbe all'1-3% lo Ukip, ex partito di Farage ormai sostituito dal Brexit Party nel cuore dei sostenitori del 'leave'.
Nigel Farage, padre della Brexit, interpellato da Affaritaliani.it, si mostra prudente: "Non so se saremo il primo partito ma posso dire che daremo un'opportunità al popolo britannico, molto arrabbiato, deluso e turbato per il tradimento della Brexit e del voto del 2016. Sono sicuro che il Brexit Party farà molto, molto bene. Rubero voti a tutti i partiti perché la Brexit non è né di destra né di sinistra. Queste elezioni europee riguardano la democrazia e la fiducia, oltre al ruolo della Gran Bretagna nel mondo. Sono un appuntamento cruciale". E ancora Farage: "L'esito del referendum del 2016 è stato tradito dall'intera classe politica britannica, non solo da Theresa May. Jeremy Corbyn ha prima sostenuto il 'manifesto' per la Brexit salvo poi, ora, voler restare nell'Unione europea". Farage, infine, non svela se nel prossimo Parlamento europeo andrà questa volta con il gruppo di Salvini e Le Pen e non più con i 5 Stelle. "Al momento sono presidente del gruppo Efdd, questa è la mia carica e non intendo fare alcuna speculazione sul futuro. Ora il focus è solo sulle elezioni del 23 maggio nel Regno Unito", conclude.