Esteri
F16 all’Ucraina per vincere, ma il tempo è poco: arrivano i "mercenari"
Anche ipotizzando che gli F16 arrivino in Ucraina a ottobre è improbabile che siano utili alla tanto annunciata contro offensiva di primavera di Zelensky
Mercenari dell’aria
Formalmente durante tutta la crisi non sono stati dispiegati, dai membri della Nato, soldati o altre forze militari alleate. Tutti gli occidentali sul campo erano volontari, molti ex militari, che han deciso, una volta fuori dai ranghi, di partecipare brigate di truppe straniere miste senza il benestare dei propri governi.
Tanti erano gli ex militari occidentali in Ucraina che, ad un certo punto, è stata creata “la risposta occidentale” alla Wagner russa: si chiamava Mozart ed era un progetto di ex militari per creare un contingente di fanteria, per affrontare le truppe russe. Purtroppo il progetto occidentale è naufragato tra scandali e scarsa gestione finanziaria, come spiega The Intercept.
L’idea di usare brigate mercenarie assoldate dall’Ucraina, con i fondi occidentali, è un’idea percorribile e, in linea teorica, non viola la neutralità militare Nato. Il problema, quando si parla di mercenari dell’aria, è la formazione: il costo per formare piloti da caccia è piuttosto elevato. In questo senso, ma si badi bene è un’ipotesi, la società americana Top Aces potrebbe essere una soluzione temporanea, finché i piloti ucraini non terminano l’addestramento sui F16.
I numeri
La Top Aces, che di recente si è fusa con un competitor, la Blue Air, è una realtà che fornisce servizi di addestramento al Pentagono. In gergo offre servizi di “adversary air services (ADAIR)”. Il gruppo è parte di un ristretto numero di fornitori del Pentagono che nel 2019 hanno vinto contratti per un totale di 6,4$ miliardi per servizi di addestramento ai piloti americani. Nel contratto sono inclusi un totale di 37.000 ore di addestramento annuale.
La Top Aces possiede 29 F16 di seconda mano comprati dall’aviazione israeliana. I caccia sono stati ammodernati con le ultime tecnologie per addestrare i piloti americani che usano piattaforme più moderne come gli F35. Tuttavia questi F16, con minime manutenzioni, potrebbero essere affittati dall’Ucraina o “prestati” dagli Usa all’Ucraina. I piloti americani che li usano sono, almeno in parte, ex avieri con una formazione da combattimento. Questi ex militari potrebbero essere, al pari di come lo sono stati i membri della Mozart, mercenari dell’aria per l’Ucraina.
Le conseguenze dell’arrivo degli F16 sulla guerra in Ucraina
La necessità di Zelensky di avere il prima possibile una forza aerea di quarta generazione occidentale impone alla Nato di dover accelerare i tempi. Tuttavia se la logistica di pezzi di ricambio e armamenti per gli F16 può essere risolta, pur con non poca fatica, il tema dei piloti rischia di rallentare l’intero progetto. La Top Aces potrebbe essere una soluzione temporanea, con i suoi caccia e i suoi piloti. Ovviamente non è l’unica azienda americana privata che offre servizi. Tuttavia resta quella che ha già, nel suo parco velivoli, il maggior numero di F16 pronti all’uso.
Si tiene a precisare che quanto discusso è solo una teoria: allo stato attuale non si è a conoscenza di nessun piano del Pentagono, altri membri Nato o l’Ucraina, per utilizzare servizi, velivoli o piloti del gruppo privato menzionato o altre aziende che forniscono medesimi servizi.