Esteri
Francia, malato psichico lasciato libero. Uccide il prete che lo ospitava

Quarantenne ruandese era stato da poco dimesso da un ospedale psichiatrico. Era in libertà vigilata per aver bruciato la cattedrale di Nantes nel 2020
Francia, malato psichico lasciato libero. Uccide il prete che lo ospitava
Padre Olivier Maire ha pagato con la vita l'aiuto offerto ad un ruandese 40enne, lo stesso che nel 2020 bruciò la cattedrale di Nantes. Ieri mattina lo hanno trovato in una pozza di sangue nella sua comunità in Francia di Saint-Laurent-sur-Sèvre, in Vandea (regione tra le più cattoliche di Francia), nel monastero nel quale aveva deciso di rientrare e di cui era stato nominato Superiore. Nelle stesse ore, il killer, - si legge su Repubblica - confessava davanti ai gendarmi l’omicidio del prete che gli aveva offerto accoglienza per metterlo al riparo dopo anni vissuti a dir poco pericolosamente. Abayisenga è infatti lo stesso uomo accusato di aver incendiato la cattedrale di Nantes nel luglio del 2020.
Da allora - prosegue Repubblica - è passato per il carcere, poi in un ospedale psichiatrico da cui l’avevano dimesso, in libertà vigilata, meno di due settimane fa. Dopo il rogo, si giustificherà dicendo di aver appiccato il fuoco in un raptus, per il terrore di essere rimpatriato in Rwanda, dove teme vendette. La sua famiglia, di etnia Hutu, è stata coinvolta nel genocidio dei Tutsi, anno 1994, e suo padre - dice - eliminato per rappresaglia. Bruciare un’antica cattedrale per evitare l’espulsione? In attesa del processo, Abayisenga è sottoposto a perizie psichiatriche. Una volta rimesso in libertà, padre Olivier Maire accetta di accoglierlo in comunità prima che compaia davanti ai giudici. Ma la decisione presa gli è costata la vita.