Esteri
G7, piano Biden contro Russia e Cina. Meloni e il nodo Via della Seta
Via al vertice di Hiroshima. Pechino denuncia: "Un circolo chiuso. divide invece di unire". Gli Usa vogliono nuovi steccati economici, Italia sotto osservazione
G7, il Giappone ospita il summit mentre aumentano le scintille con la Cina
Il Giappone ospita il G7 dopo un anno che ha visto decisamente cambiare il suo approccio in politica estera. Addio alla tradizionale cautela, rafforzamento dei legami con gli Usa e con la Nato, che aprirà qui un ufficio di collegamento. E soprattutto ha abbandonato la tradizionale linea pacifista, con un incremento record del budget di difesa e un cambio di paradigma con il futuro schieramento di mezzi offensivi. In programma il bilaterale tra Kishida e Meloni, Italia partner importante come dimostra recente accordo per sviluppo congiunto jet di ultima generazione. Anche se parte della stampa giapponese ha definito non chiara la linea di Palazzo Chigi in riferimento ai rapporti con la Cina.
Tra Tokyo e Pechino la tensione si è alzata molto in questi mesi, soprattutto in riferimento a Taiwan. La Russia ha tra l'altro comunicato di aver svolto esercitazioni militari alle isole Curili, contese con Tokyo. Segnale chiaro proprio durante il G7, attese altre mosse nei prossimi giorni. In Giappone si temono due cose: un passaggio congiunto di navi e jet sinorussi per gli stretti strategici giapponesi oppure una provocazione di Pyongyang.
Ancora di più degli altri anni, a Pechino dà fastidio il summit perché ospitato dal rivale asiatico per eccellenza, il Giappone. Ma anche per la presenza di India, Corea del Sud e Vietnam, tre paesi chiave per gli equilibri regionali con cui di recente si sono riaccese le dispute territoriali. E non è un caso che intanto proprio oggi si apre il summit C+C5 tra Cina e le 5 ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale. Primo storico vertice tra Xi Jinping e i 5 presidenti degli -stan. Senza Putin. E intanto l'inviato Li Hui è in viaggio tra Ucraina ed Europa. Il messaggio della Cina è chiaro: "Mentre il G7 parla di guerra e armi con aiuto all'Ucraina, noi siamo i veri garanti della stabilità e cerchiamo soluzioni politiche".
Soprattutto, sempre parafrasando la linea cinese, "noi siamo neutrali perché parliamo con tutte le parti coinvolte. Usa e occidente invece sono di parte (invito a Zelensky e invio di nuove armi lo dimostrano) e fomentano la guerra non tutelando le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutte le parti, Russia e Corea del Nord comprese".
Ma la regione ha intanto accolto con sgomento la decisione di Biden di cancellare le due tappe successive al G7: il summit Usa-Pacifico in Papua Nuova Guinea dove doveva andare con Modi e poi il summit Quad (che la Cina descrive sempre più simile a una Nato asiatica) a Sydney. Brutti segnali sull'affidabilità dell'impegno americano in Asia-Pacifico e un punto a favore della Cina, che infatti ci marcia sui suoi media di Stato.
Anche se nel frattempo arrivano segnali di riapertura al dialogo tra Stati Uniti e Cina, tra possibile visita di Blinken e Biden che ribadisce che incontrerà Xi Jinping. Probabile il G20 in India, ma la vera partita si potrebbe giocare sul summit Apec di San Francisco, dove a seconda della situazione Washington potrebbe invitare Xi oppure la taiwanese Tsai Ing-wen, mossa che potrebbe portare a una rottura.