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Guerre, Caracciolo sul caos internazionale e Trump: "Senza gli Usa, Nato e Ue sono finite"

Il direttore di Limes anticipa gli scenari geopolitici e parla del piano di Trump

di Redazione Esteri

Guerre, Caracciolo sul "metodo Trump", non ci sono buone notizie per l'Europa

Gli Stati Uniti stanno abbandonando l'Europa, i segnali arrivati prima sui dazi e poi sulla guerra in Ucraina sono inequivocabili. Il vice di Trump è stato chiaro sulla tregua tra Kiev e Mosca: "L'Europa non sarà presente al tavolo delle trattative" e così adesso l'Ue tenta di riunirsi per decidere cosa fare e come uscire da questo isolamento. "Mi sembra che gli americani - dice a Il Fatto Quotidiano il grande esperto di geopolitica e direttore di Limes, Lucio Caracciolo - abbiano voluto dare una sveglia all’Ue sul fatto che è finita la fase della doppia recita. Una recita, loro e nostra, secondo cui gli Usa erano quelli che proteggevano la nostra sicurezza e noi eravamo rifugiati sotto il loro ombrello militare. Per fortuna non c’è mai stata una vera minaccia bellica contro l’Europa, e non sappiamo quindi se sia stata solo una maschera, ma in ogni caso quella fase è finita. L’America ci ha comunicato che dobbiamo fare da soli. Il problema di fondo è che l’Europa non è in grado di farcela, non militarmente e nemmeno culturalmente".

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"Tutto - prosegue Caracciolo a Il Fatto - è stato abbastanza prevedibile e in fondo anche previsto da chi voleva guardare le cose come sono e come appaiono. Il problema europeo è che ci siamo costruiti una narrazione priva di basi di realtà a cominciare dalla presunzione di avere una soggettività europea che non c’è mai stata, non esiste e mai ci sarà. Da questa finzione si è costruita l’idea di un’Europa oasi di pace che ora si sta rovesciando. Mentre da parte delle potenze che contano e da parte di quelle che stanno emergendo, si ragiona in termini di guerra se non militare, almeno commerciale, noi siamo serenamente convinti di abitare in questa isola felice con una popolazione che invecchia e che perde costantemente ruolo. Siamo in una fase di inevitabile instabilità. Gli Usa vivono una profonda crisi identitaria, hanno una rivoluzione in corso e non si può pensare che questa rivoluzione non abbia effetti all’esterno. La Nato così come è stata concepita non esiste più. E sempre stata un’organizzazione centrata sull’America che a sua volta teneva rapporti bilaterali con singoli paesi tra cui il nostro".

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