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Guerra Ucraina, Corbyn: "Chi vuole la pace non è un lacchè di Putin"

di Redazione Esteri

L'ex leader del Partito laburista britannico: Perché non possiamo ascoltare gli appelli del presidente Lula, di quello del Messico Lopez Obrador e del Papa?"

Il laburista Corbyn: "Volere la pace non significa essere putiniani"

Tre persone sono state uccise e altre dieci sono rimaste ferite durante un attacco con droni nella regione di Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha riferito la stampa locale, citando il comando meridionale ucraino. Intanto, presa di posizione che rispecchia il pensiero di molti altri da parte di Jeremy Corbyn, ex leader del Partito laburista britannico. A Londra, il partito Laburista col nuovo leader e suo successore Keir Starmer ha ripetutamente sottolineato l’appoggio alla Nato e ha criticato la Stop The War Coalition, accusandola di stare dalla parte della Russia, sull’Ucraina. 

Dice Corbyn su Il Fatto Quotidiano: "È assurdo che coloro che chiedono la pace in Ucraina siano considerati a letto con Putin. L’unica volta che sono andato in Russia è stato per supportare il popolo ceceno per gli abusi dei diritti umani che stava subendo. E quando Putin fu accolto in Gran Bretagna da Tony Blair – e di fatto passò una bella serata all’Opera con Blair – c’erano solo due persone fuori a protestare contro la situazione dei diritti umani in Russia: Tony Benn e io. L’idea che io sia un lacchè di Putin è da fuori di testa".

Sempre a Il Fatto, Corbyn afferma: L’uranio impoverito, a mio avviso, andrebbe messo al bando. La Gran Bretagna non dovrebbe esportarlo in nessun Paese. Il punto fondamentale sull’Ucraina è questo: a un certo punto, Russia e Ucraina dovranno parlare. Perché farlo dopo aver ucciso migliaia di soldati russi, migliaia di soldati ucraini, migliaia di civili e dopo che sono stati arrestati tanti in Russia per aver protestato a favore della pace? Perché non possiamo ascoltare gli appelli del presidente Lula, di quello del Messico Lopez Obrador, del Sudafrica, Ramaphosa e del Papa?"