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Esteri
Guerra Ucraina, giallo Russia: omicidi e suicidi di manager e roghi misteriosi

Russia, incendio nel polo industriale di Korolyov: "Possibile azione di sabotaggio"

Un incendio di vaste dimensione è avvenuto nel polo industriale di Korolyov, alle porte di Mosca, che ospita numerosi stabilimenti legati alla produzione di energia e componentistica aerospaziale, tra cui TsNIIMash-NII-88, centro scientifico russo dedicato allo sviluppo di razzi e veicoli spaziali, e RKK Energija, società che si occupa di attività correlate al volo spaziale. Le immagini dell'incendio sono state diffuse su diversi canali social ucraini, insieme all'ipotesi che si possa trattare di azioni di sabotaggio anti-russe. Quello di Korolyov non è infatti un caso isolato. Giovedì altri due incendi sono scoppiati in Russia, uno all’Istituto di ricerca per la difesa aerospaziale a Tver e un altro all'impianto chimico Dmitrievsky a Kineshma.

La Russia post invasione in Ucraina è piena di misteri. Gennadij Gudkov, ex deputato della Duma e colonnello dell’Fsb, da tempo all’opposizione, ha commentato i continui roghi e incidenti ad aziende anche strategiche: "Siamo tutti consapevoli che il regime si sta occupando della eliminazione dei propri oppositori e nemici. E allora perché non dovrebbe fare i conti con coloro che sono considerati traditori fuggiti dal sistema. Molte di queste morti sospette assomigliano infatti a una spietata resa dei conti".

Russia, serie clamorosa di omicidi e suicidi tra i manager amici (?) di Putin

Si fa riferimento a morti perché, sì, oltre agli incendi si sta registrando una clamorosa e sospetta serie di omicidi e suicidi di oligarchi e manager presunti amici di Putin. Una serie di gialli elencata dal Corriere della Sera. Partendo da Sergey Protosenya, "trovato morto insieme alla moglie e alla figlia tredicenne nella sua villa di Lloret de Mar in Spagna". Era un manager della società Novatek, la quarta società russa nel settore idrocarburi, responsabile della contabilità aziendale. "Uno dei comproprietari è Gennadij Timchenko, amico personale di Vladimir Putin. Anche per questo, sussurrano i maligni, Novatek ha ricevuto un privilegio importante, l’esonero dall’obbligo di vendere i suoi prodotti solo in rubli". Secondo la Polizia spagnola, avrebbe ucciso la sua famiglia a colpi d’ascia, e poi si è suicidato.

Il secondo caso è quello di  Vladislav Avayev, che ha ucciso la moglie Elena  e poi la figlia tredicenne Maria, che soffriva dalla nascita di paralisi cerebrale infantile. Prima di uccidersi a sua volta. Come spiega il Corriere della Sera. "è stato vicepresidente della banca Gazprombank e prima ancora vicedirettore di un dipartimento della Tesoreria del Cremlino. Negli ultimi tempi era co-proprietario della società Carbonics di Kaliningrad che produce impianti ossei, insieme alla figlia del vicecapo della Rostec Nikolaj Volobuyev, società di spicco nel complesso militare-industriale e guidata da Sergey Chemezov, amico di lunga data di Vladimir Putin".

Non è finita. Come spiega sempre il Corriere, "alcuni media indipendenti, come il giornale online Baza, hanno fatto notare che queste non sono le uniche morti sospette. All’inizio dell’anno, è stato trovato senza vita nel bagno di casa il corpo del sessantenne Leonid Shulman, capo del servizio trasporti di Gazprom Invest". A febbraio è invece morto all’improvviso "Aleksandr Tyuliakov, vicedirettore generale del Centro pagamenti di Gazprom, responsabile della sicurezza aziendale. Prima della sua chiusura, avvenuta a seguito della nuova legge sulla censura, Novaya Gazeta scriveva riferendosi alle fonti dell’istruttoria che il cadavere aveva un cappio al collo, e accanto c’era una nota scritta, il cui contenuto non è stato reso pubblico".

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