Esteri
Guerra Ucraina, Putin avverte Trump: “La soluzione al conflitto non è semplice”. Wsj: "Pronti 500 missili Usa per Kiev"
Mosca è pronta ad ascoltare Trump per porre fine alla guerra in Ucraina, ma far finire il conflitto non è facile come sembra
Wsj, il Pentagono invierà presto a Kiev 500 missili intercettori
Il Pentagono invierà 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot: lo scrive il Wall Street Journal (Wsj), che cita una fonte dell'amministrazione Biden, come riportano i media ucraini. Secondo il giornale, gli Stati Uniti vogliono inviare armi a Kiev prima che il presidente eletto Donald Trump entri in carica. Si prevede che i missili arriveranno presto: ciò dovrebbe soddisfare la necessità di rafforzare la difesa aerea ucraina entro la fine di quest'anno.
Il Cremlino avverte Trump: “La soluzione al conflitto non è semplice”
Mosca è pronta ad ascoltare le proposte di Donald Trump per porre fine al conflitto in Ucraina. Lo ha assicurato il viceministro degli Esteri russo Sergei Riabkov, avvertendo tuttavia che non esiste una ''soluzione facile'', considerando la continua assistenza statunitense a Kiev e i sospetti che le promesse del tycoon non siano altro che retorica elettorale.
''Se c'è qualche segnale da parte degli Stati Uniti di avere idee su come muoversi verso una soluzione, senza continuare a pompare il regime di Kiev con ogni tipo di assistenza per ottenere la sconfitta strategica di Mosca, allora faremo certamente del nostro meglio per analizzarlo e dare una risposta - ha garantito Riabkov, ricordando che - le comunicazioni con gli Stati Uniti, nonostante lo stato di gelo delle relazioni, sono tutt'altro che chiuse.
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''Ci scambiamo periodicamente alcuni segnali attraverso canali chiusi con diversi gradi di intensità a seconda delle necessità, ma tutto funziona correttamente, non possiamo dire che le linee di comunicazione siano state tagliate'', ha spiegato. Riabkov ha chiesto concretezza alla nuova amministrazione americana.
''Lo conosciamo per la sua precedente corsa al potere e crediamo che alcune delle sue promesse, in cui ha parlato di una rapida risoluzione della situazione in Ucraina, non siano altro che retorica'', ha detto su Trump.
''È chiaro che non ci può essere una soluzione semplice a questo problema o ai problemi associati a ciò che sta accadendo in Ucraina e nei dintorni - ha ribadito il viceministro. L'amministrazione statunitense dovrebbe prendere molto sul serio questi segnali, sia quella uscente che quella futura. Non c'è opportunismo qui e i nostri interessi non dipendono da chi occupa lo Studio Ovale alla Casa Bianca''.
Ucraina, Odessa: “Un morto e 13 feriti in attacco russo”
Una donna è morta e altre 13 persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini, in un attacco con droni delle forze russe che nella notte ha colpito la città di Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore regionale.
Nell'attacco sono stati danneggiati due grattacieli, diversi edifici residenziali privati e i magazzini di un'azienda. Sono state avviate indagini su sospetti crimini di guerra, ha dichiarato l'ufficio del procuratore.
Kiev, bombe russe su Donetsk: un morto e centinaia di evacuati
Almeno 531 persone, tra cui 77 bambini, sono state evacuate ieri dalle aree di prima linea nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, mentre gli attacchi delle forze russe hanno provocato un morto e cinque feriti: lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Vadym Filashkin, come riporta Ukrinform.
La vittima, ha affermato Filashkin, è stata registrata nella città di Kurachove. Diverse case ed edifici residenziali sono state danneggiate. "In un solo giorno i russi hanno bombardato sette volte le località popolate della regione di Donetsk - si legge inoltre in un comunicato -. Dal fronte sono state evacuate 531 persone, tra cui 77 bambini".